Acqua pubblica, nuovo intervento dell’A.d. di Gori Spa Giovanni Marati
“Angri ha una morosità del 41% mentre Sorrento ha solo il 3%. Cittadini, non seguite più gli incantatori di serpenti”
Continua il dibattito “a distanza” sull’acqua pubblica. Dopo gli interventi del Movimento 5 Stelle di Angri e del consigliere comunale Domenico D’Auria, arriva la risposta dell’AD di Gori Spa ing. Giovanni Marati.
Egregio consigliere D’Auria,
sono d’accordo con lei: ciò che interessa al cittadino-utente, al di là della forma prescelta per la gestione del servizio, è la qualità dello stesso. Questa è la nostra mission: migliorare la qualità del servizio ed efficientare i costi, alla luce e nel rispetto di un piano industriale (stabilito, peraltro, dalle Amministrazioni comunali). Ciò vale anche in tempi di vacche magre, laddove la collaborazione e la sinergia con le amministrazioni comunali consentono di risolvere le problematiche più urgenti con limitati impegni economici. Ciò è stato fatto in numerosi comuni dell’ATO 3 e può essere fatto anche per Angri.
La invito, pertanto, presso la nostra sede di Ercolano, per esaminare nei dettagli le criticità da lei evidenziate.
Circa i “problemi aziendali” rilevati dal rappresentante del M5S, le garantisco e le illustrerò dettagliatamente, qualora decidesse di accettare il mio invito, che le notizie contenute nel post del sig. Costabile circa la natura del debito GORI ed il presunto condono di una parte del debito sono assolutamente false, infondate e fuorvianti: come lei giustamente rileva, tutto si basa sull’esistenza di un piano industriale. E il piano industriale è sempre esistito, sin dal 2002 ed è stato monitorato ed adeguato sino al 2007. Un piano industriale prevede un modello organizzativo, un piano di investimenti, un piano tariffario necessario ad assicurare la copertura integrale dei costi. GORI fino al 2009 ha attuato il piano industriale approvato dall’Ente d’Ambito dell’ATO 3, realizzando importanti investimenti sul territorio.
Purtroppo l’Assemblea dei comuni non ha rispettato gli impegni in materia tariffaria, bloccando la prevista crescita dal 2006 al 2011. Ciò ha comportato l’accumulo di ingenti conguagli tariffari da recuperare e, conseguentemente, l’accumulo di corrispondenti debiti verso la Regione Campania e, naturalmente, il blocco degli investimenti.
Solo a fine 2012, l’Assemblea dei Sindaci dell’ATO 3, con grande maggioranza, ha approvato il piano di recupero dei conguagli tariffari dovuti alla GORI unitamente al correlato piano di rimborso della debitoria verso la Regione Campania. È bene evidenziare che la stessa Regione Campania, in applicazione di una specifica legge regionale relativa ai crediti vantati nei confronti dei gestori/comuni della Campania, ha concesso una riduzione del debito a GORI, subordinandola però (a differenza degli altri suoi debitori) alla equivalente integrale RIDUZIONE dei conguagli tariffari da recuperare: quindi a tutto vantaggio degli utenti! E non potrebbe essere altrimenti. In altre parole, la GORI si è “ripagata” la riduzione prevista dalla legge regionale.
Per il futuro la situazione dovrebbe migliorare in quanto, come noto, le competenze in materia di regolazione tariffaria sono state trasferite all’AEEG (Autorità per l’energia elettrica e il gas) che dovrà garantire, attraverso i suoi provvedimenti tariffari, il principio comunitario del full cost recovery, cioè tariffe adeguate alla effettiva copertura dei costi operativi e di investimento necessari, a meno di contributi pubblici che potranno mitigare gli impatti sulla tariffa.
Mi consenta di fare un appello ai cittadini angresi: già siete stati indotti in errore da singolari interpretazioni legali, censurate dai giudici del Tribunale di Nocera Inferiore (e, cioè, dai giudici togati), ritardando per anni il pagamento del servizio ed accumulando notevoli costi accessori. Non seguite più “incantatori di serpenti” che vi suggeriscono vie illegali, sotto il nome della “disobbedienza civile”, per rinviare il pagamento del servizio: i danni non ricadranno sugli “incantatori”, ma su voi stessi. Vi pare possibile che Angri abbia una morosità del 41% contro il 3% di Sorrento ed altre città del nostro ATO 3? E’ possibile pensare che il 59% di cittadini angresi che pagano regolarmente possano da soli sostenere il miglioramento del servizio a vantaggio di tutti? Compresi quelli che demagogicamente e SENZA CONOSCERE i fatti pontificano inneggiando all’illegalità. Questa si è una questione di “OBBEDIENZA CIVILE”!!
Giovanni Marati (GORI S.p.A.)
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Pubblicato il 27 Ottobre 2013 da La Redazione
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