Angri, 60 angresi “allontanati” dal Centro Anziani?

Angri. Il Centro Anziani di Corso Italia, da anni, è al centro di polemiche per l'ingerenza politica-amministrativa che nel corso del tempo ne ha snaturato la funzione sociale e di aggregazione civica, per ridurlo alla stregua di un feudo elettorale “esclusivo” per il politico di  turno. 

E’ di oggi la protesta via social di Antonio D’Ambrosio, da sempre in prima linea ad Angri per i diritti civili,  che denuncia l’imminente uscita di un provvedimento amministrativo che escluderebbe circa 60 anziani dalla frequentazione del Centro per burocratici “motivi procedurali”.

Ve la riportiamo integralmente, così come pubblicata oggi  su facebook.

"Chi sono i funzionari e politici che mortificheranno e discrimineranno gli anziani di Angri decidendo delle loro speranze per frequentare il Centro Anziani ?  Tra qualche ora forse sapremo se un solerte funzionario del Comune ed altra dei servizi sociali avranno deciso con pieno potere assoluto di giudicare i destini di circa 50 anziani e di scartarne circa 59 a loro parere bocciati per motivi procedurali. E' una sconfitta ed una vergogna per l'intera città, sia per i privilegiati, allontanati dai vecchi amici anziani, sia per gli sconfitti che di sera ed in tante occasioni potevano frequentare il Centro.

Una brutta immagine di Angri, e per tante famiglie. Chiedere ad oltre 100 anziani di far conoscere il loro stato di salute com'è scritto nel modulo del Comune ma NON nell'Avviso Pubblico, a firma dell'assessore Russo Pasquale, del funzionario Antonio Lo Schiavo e del sindaco Ferraioli, o di non aver almeno 65 anni, è uno schiaffo all'anzianità ed un'offesa insanabile alla persona. 

Chiedo al Sindaco, ed ai responsabili di sospendere subito questa gogna mediatica di un elenco di cittadini per bene premiati e di altri anziani bocciati. Tutti debbono partecipare alle attività di un Centro anziani Pubblico, anzi coloro che non dovrebbero parteciparvi, sia per opportunismo politico, sono proprio gli eletti dal popolo, che vediamo spesso su FB, a pranzo ed a cena, anche se invitati, sia perchè non hanno l'età di 65 anni. Mi auguro che su questo elenco e su quello degli scartati, le forze dell'ordine, vogliano e debbano controllarne la correttezza e trasparenza amministrativa, civile e penale, laddove se interrogati molti, me compreso potremmo testimoniare sui fatti avvenuti." Antonio D’Ambrosio