Angri, 72 alloggi per le famiglie meno abbienti
Sorgeranno al fondo Badia al posto dei prefabbricati leggeri
Angri. Settantadue alloggi a canone «sostenibile» in località Ardinghi. per assicurare una casa alle famiglie meno abbienti. Si sblocca, con l’avviso pubblicato venerdì scorso all’albo pretorio del Comune, un importante tassello per la definitiva eliminazione dei prefabbricati leggeri e la possibilità per altre famiglie di Angri di abitare in un alloggio decoroso.
Gli uffici di piano e Vas del Comune, presieduti da Vincenzo Ferraioli e Ciro Cinque, hanno firmato il 28 giugno un avviso con cui informano che sono consultabili il preliminare di variante parziale al piano regolatore ed il rapporto preliminare del «programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile in località Ardinghi».
Gli alloggi sorgeranno al Fondo Badia, che per un trentennio ha ospitato i prefabbricati leggeri, e ancora ospita qualche famiglia. Entro venti giorni i cittadini potranno presentare osservazioni al provvedimento, poi il 31 luglio ci sarà una riunione di servizio. Dei 72 alloggi a canone sostenibile in cantiere, 48 saranno realizzati con un finanziamento della Regione. Nell’area sorgeranno 5 fabbricati, e gli alloggi saranno di diverse superficie a seconda degli occupanti. Prima di realizzarli, dovrà essere operata una radicale bonifica dell’area. Si completerà il piano di eliminazione dei prefabbricati leggeri e della sistemazione di numerose famiglie negli alloggi popolari di recente costruzione, e con esso anche il problema dell’amianto, più volte sollevato da diverse associazioni. Una recente relazione tecnica commissionata dal Comune, ha sottolineato come «dopo l’assegnazione degli alloggi popolari agli occupanti dei prefabbricati, le singole case, man mano che venivano liberate, sono state rese inagibili per evitare che venissero rioccupate. I prefabbricati vandalizzati e incendiati sono stati tutti abbattuti e smaltiti, e con essi le onduline in amianto che ignoti avevano ammassato nei pressi dei prefabbricati». La bonifica completa dei tre fondi (Badia, Caiazzo e Rosa Rosa), però, costa un milione 750mila euro. Così il Comune ha presentato alla Regione un progetto con richiesta di finanziamento.
«Stiamo per cancellare dalla realtà angrese il trentennale obbrobrio dei prefabbricati post-terremoto - dichiara il sindaco Mauri- Ci vuole pazienza, nonostante tutti gli imprevisti siamo nei tempi che avevamo programmato. Ma non canteremo vittoria fin quando non sarà tutto riportato alla normalità».
Francesco Rossi
Parole Chiave: news, amministrazione comunale, alloggi, fondo badia
Pubblicato il 01 Luglio 2013 da La Redazione
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