Angri, ronde notturne per il Canale San Tommaso
I residenti si organizzano contro il frequente sversamento di liquami da parte di ignoti
Angri. Sversamenti di liquami nel Canale San Tommaso, i residenti insorgono e preannunciano ronde notturne per impedire un ulteriore inquinamento del percorso d’acqua che bagna le periferie di Angri e Scafati. Sono esasperati i residenti di via Palmentello, via Salice e strade limitrofe. Il canale lungo circa un chilometro, già nauseabondo e torbido, è oggetto di frequenti sversamenti notturni di liquami di ignota provenienza.
Così crescono l’inquinamento e l’olezzo nauseabondo, rendendo l’aria irrespirabile in tutta la zona. Così cinquanta famiglie, dopo una riunione con il consigliere comunale di maggioranza Domenico D’Auria, residente nella zona, hanno deciso di organizzare turni notturni di controllo. Con il duplice scopo di impedire gli sversamenti e collaborare con le istituzioni per assicurare alla giustizia gli autori del reato di natura penale, denunciando eventuali attività illegali alle autorità preposte.
«È un problema che ci trasciniamo da anni - rivela D’Auria - la soluzione dovrebbe essere rappresentata da un progetto regionale dell’Arcadis (l’Agenzia regionale campana per la difesa del suolo, ndr) non ancora partito». Il progetto di «sistemazione idraulica del Canale San Tommaso» (che rientra in un più vasto ed articolato progetto di completamento e riqualificazione del fiume Sarno), prevede la sistemazione ed il rifacimento dell’alveo del canale, ma è indispensabile prima bonificare il terreno su cui scorre il corso d’acqua, e smaltire i fanghi che lo stesso genera. Un’altra soluzione potrebbe essere rappresentata dalla realizzazione di un collettore che consenta il trasporto di parte dell’impianto fognario angrese presso il depuratore di località Taurana.
«Ma in attesa di soluzioni il problema resta - lamentano i residenti- e noi viviamo a contatto con una vera e propria fogna a cielo aperto. D’estate l’aria è irrespirabile e siamo costretti a vivere rintanati in casa con le finestre chiuse». E dopo l’amaro risveglio delle ultime mattine, in cui è accresciuto l’olezzo e si è ulteriormente intorbidita l’acqua per ulteriori sversamenti, la pazienza dei residenti sembra essere al limite. «Abbiamo già raccolto numerose adesioni, a giorni abbiamo intenzione di organizzarci e presidiare tutto il corso d’acqua nelle ore notturne. In attesa che si risolva l’annoso problema, vogliamo evitare che la situazione peggiori, con gravi danni per la salute nostra e dei nostri figli!».
Francesco Rossi
Parole Chiave: news. ambiente, canale san tommaso, domenico d'auria
Pubblicato il 30 Giugno 2013 da La Redazione
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