Angri, tensione alle stelle tra i due sfidanti al ballottaggio
Salta il confronto a due in Piazza Doria. Mauri: “Non ci sono più le condizioni morali e di ordine pubblico”. Ferraioli: “Io ci sarò ugualmente”
Salta il confronto pubblico di giovedì in Piazza Doria tra i due sfidanti al ballottaggio di domenica prossima. A Ferraioli che aveva proposto un dibattito a due, Mauri aveva rilanciato con la proposta di un confronto allargato anche ai consiglieri dei due schieramenti. Nel frattempo la polemica e lo scontro dialettico, sia sui social che attraverso i manifesti, si sono intensificati a tal punto da interrompere ogni dialogo tra i due aspiranti alla carica di Sindaco.
Ne ha preso atto per primo il Sindaco uscente Pasquale Mauri che ha annunciato di non partecipare più al confronto motivando così la sua decisione:
“Una campagna denigratoria senza contenuti, non parlerò più con chi dice di volere il dialogo sui programmi e invece gioca a infangare gli avversari”. Il candidato sindaco Pasquale Mauri interviene sull'escalation di violenza verbale di questi ultimi giorni di campagna elettorale. “Avevo proposto un confronto democratico con l'altro candidato sindaco e i consiglieri eletti ma, visto che vuole nascondere nomi e facce di chi è dietro di lui e viste le sue difficoltà nel riunire, già ora, questa accozzaglia di destra - centro - sinistra, Ferraioli ha rifiutato. Dopo appena due ore dal mio, ennesimo, appello di ieri a tenere i toni bassi e parlare di programmi e progetti per la città, si è lasciato andare a insulti e insinuazioni, durante un confronto televisivo sull'emittente TV Oggi Salerno. Evitando sistematicamente di parlare di programmi e idee come gli chiedo da tre mesi ad oggi.
Questa mattina ritrovo le strade di Angri tappezzate di insulti, calunnie e falsità su di me e la mia famiglia. Tutto questo NON E’ BELLO, NON E’ GIUSTO, NON E’ TOLLERABILE. Io non ci sto! Non ci sono le condizioni morali e di ordine pubblico per un confronto serio e costruttivo con questo signore che alimenta solo il fuoco dell’odio e della violenza verbale. Mi spiace per la popolazione di Angri, che meritava un dibattito sulle idee per la nostra città, e per i tanti operatori della comunicazione che si erano offerti di rendere questo servizio ai cittadini. Ma non ci sto più a farmi insultare da chi ancora oggi non è riuscito a spiegare agli angresi quali sono i suoi obiettivi, se non quello di scaricare contro di me il suo odio e i suoi rancori personali”.
Alle tesi di Mauri ha così risposto il candidato a sindaco Cosimo Ferraioli:
Prendiamo atto ancora una volta del tentativo del sindaco uscente Pasquale Mauri di mistificare la realtà, per sottrarsi al confronto pubblico con me e gli elettori. Il 29 maggio ha dato forfait all'incontro organizzato con gli altri competitor nell'atrio del castello Doria perché raggiunto da una lettera anonima, che per primo ho denunciato. Al secondo invito di un faccia a faccia formulato il 7 giugno ha replicato con un altro invito, chiedendo che partecipassero anche i consiglieri eletti, che sa bene saranno proclamati dalla commissione elettorale solo venti giorni dopo il ballottaggio del 14 giugno. Ieri ho risposto che sarei stato ugualmente in piazza Doria ad aspettarlo da solo, per confrontarmi con lui e chiunque avesse voluto portare a suo sostegno. Io domani sera manterrò la parola data e ci sarò. La mia squadra è nota a tutti così come il programma, che abbiamo presentato con un'iniziativa pubblica in piazza Doria il 19 aprile, lo abbiamo portato nelle case della gente e negli incontri partecipati; non un opuscolo delle meraviglie, ma un progetto reale e concreto. Il gioco delle accozzaglie lo rispediamo al mittente e lo lasciamo fare a coloro, che da 40 anni si sono resi complici della distruzione morale della nostra comunità, perché la nostra è una coalizione civica.
Non ci stiamo a essere tacciati di fomentare odio e rancore da chi ha sempre denigrato gli avversari politici nelle sedi istituzionali, utilizzando una violenza verbale senza eguali e ora cerca di nascondersi dietro un vittimismo di facciata, per sottrarsi ancora una volta al confronto pubblico. Arrivando persino a lamentare problemi di ordine pubblico, che non ci saranno perché noi siamo persone perbene. I manifesti di questa mattina ripercorrono quanto accaduto dal 2010 a oggi, dati e fatti reali altro che insinuazioni, perché agli angresi dobbiamo dire la verità.
Parole Chiave: news, ballottaggio
Pubblicato il 10 Giugno 2015 da La Redazione
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