Cala il sipario su Okdoriafest 2014

Non sarà certamente la solita, inevitabile selva di fischi al momento dei ringraziamenti alle forze dell’ordine o alle istituzioni, rituale ormai di moda in tutte le manifestazioni di questo tipo, ed in particolar modo in questo ultimo periodo per i noti fatti di cronaca napoletana, a rovinare una festa grandiosa, l’Okdoriafest 2014,  che ha posto la città di Angri al centro degli eventi della Regione Campania.

Una festa che ha coinvolto migliaia e migliaia di giovani ma anche anziani, bambini e famiglie che hanno potuto trascorrere cinque serate all’insegna dell’allegria e del divertimento, mai funestate da alcun incidente, rissa o episodi di pessimo gusto cui  siamo abituati in altre manifestazioni similari.

Il merito di questo successo che dura da 4 anni va certamente all’ottima organizzazione messa su da Mimmo Esposito, Pietro Paolo Coppola e Marco De Simone, tre giovani angresi che hanno saputo inventare dal nulla un evento innovatore, bello, gioioso, divertente, e che muove ogni anno anche  la stagnante economia di questa città. 

Ma, lasciatemelo dire, un evento che è stato possibile anche e proprio grazie a quelle Istituzioni, in primis carabinieri, vigili urbani, volontari e protezione civile  che hanno assicurato tranquillità e serenità a quegli stessi giovani e meno giovani che ieri sera affollavano la piazza e che hanno ritenuto di rumoreggiare al loro indirizzo.

Per quanto riguarda la polemica sui fischi e gli applausi indirizzati al Sindaco Mauri e alla sua Amministrazione, voglio solo ricordare che questo evento , che sta riscuotendo sempre più successo, è nato e si è sviluppato sotto questa Amministrazione Comunale che ha fornito agli organizzatori ogni supporto logistico ed amministrativo. 

Okdoriafest non c’era prima, è un dato di fatto incontestabile ed incontrovertibile e probabilmente poteva non esserci (non c'è ancora la prova contraria) se a dirigere l’Amministrazione Comunale fosse stato un Sindaco, diciamo “diverso”, più scrupoloso e attento ai formalismi e ai protocolli. Autorizzare questo tipo di eventi, con un’affluenza di migliaia e migliaia di persone, peraltro in vena di bere e divertirsi,  comporta l’assunzione di responsabilità (di ogni genere) e non sempre si trova qualcuno disposto a farlo, visto che si rischia in prima persona. 

Ieri sera si è chiusa una bellissima manifestazione, non guastiamola con polemiche controproducenti anche per coloro che le stanno montando.  Con la speranza e l’auspicio di viverne un’altra, ancora più bella, l’anno prossimo.

 Amedeo Santaniello