Castel San Giorgio. Il premio giornalistico in memoria di Mimmo Castellano
Una folla strabocchevole ha riempito nella serata di ieri gli splendidi saloni di Villa Calvanese in Castel San Giorgio in occasione del premio giornalistico “Mimmo Castellano”. La manifestazione, che è alla sua terza edizione, è stata organizzata dall’Associazione Giornalisti Campania della Valle del Sarno, con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti e della Provincia di Salerno. Lo scopo precipuo degli organizzatori è quello di onorare la memoria di Mimmo Castellano, già vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania e segretario generale aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Mimmo Castellano era nato a Napoli nel 1935 ed è scomparso all’età di 73 anni a Castellammare di Stabia. Egli ha rappresentato una figura carismatica ed esemplare nel campo dell’informazione ed è stato fautore di numerose battaglie sindacali, vinte proprio grazie al suo impegno ed alla sua tenacia; è stato per anni immemorabili l’indiscusso e battagliero leader dei giornalisti pubblicisti, punto di riferimento costante e sicuro per tanti giovani colleghi. Fra le sue battaglie più ardue, con vittoria finale, va citata la legge 150/2000, quella sulla comunicazione istituzionale nelle pubbliche amministrazioni. “Il Premio cresce sempre di più, anno dopo anno, – ha dichiarato Salvatore Campitiello, presidente dell’Assostampa Campania Valle del Sarno - in questa edizione abbiamo inteso premiare nomi di rilievo, giornalisti il cui nome è legato indissolubilmente alla nostra terra; e mi riferisco a Lucia Annunziata, che attualmente conduce il programma “in ½ h” su Rai 3, ma che non ha bisogno di presentazioni tanto è volto noto; ad Angelo Scelzo, attualmente Sotto-segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali nonché vice Direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Ma abbiamo voluto premiare ancora tanti altri, meritevoli del giusto riconoscimento al loro impegno professionale, che si trovano ad operare sia fuori dal territorio, sia in quello di origine dove spesso ci sono condizioni ambientali estremamente difficili. L’auspicio – ha concluso Campitiello – è quello di premiarne ancora tanti altri nel corso degli anni a venire”. Particolarmente significativo l’intervento di Lucia Annunziata che, dopo la consegna del riconoscimento, ha speso alcune parole sul ruolo dei giornalisti oggi: “È un mestiere difficile; una vocazione come quella di un medico: se il dovere chiama – ha detto all’attenta platea - non ci sono ferie. C’è bisogno, ovviamente, di una buona formazione universitaria con particolare conoscenza dell’economia. Alle donne che fanno questo mestiere dico: non ghettizzatevi. Nel giornalismo non ci devono essere differenze tra uomini e donne”.
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