Chiusura casello Angri Nord: “siamo pronti a fare le barricate”

La decisione di Autostrade Meridionali di chiudere il casello autostradale A3 di via Dei Goti (in entrata), programmata per le ore 00,00 di lunedì 22 giugno 2020, sta scatenando in città una serie di reazioni sia tra i cittadini che tra le forze politiche di maggioranza ed opposizione. La chiusura del casello, infatti, comporterebbe un aggravio notevole dei flussi di traffico lungo  le già congestionate via Dei Goti, Via D'Anna e Via Adriana a causa dei veicoli e mezzi pesanti che sarebbero costretti ad attraversare tutto il centro abitato per utilizzare le rampe di accesso della stazione di Angri Sud.
A farsi portavoce del malcontento della popolazione l’intera Amministrazione comunale angrese, di maggioranza ed opposizione.
Il sindaco Cosimo Ferraioli ha espresso la sua contrarietà al Prefetto di Salerno, diffidando la Società A.M. dal mettere in atto il provvedimento di chiusura e minacciando di “presidiare il casello se fosse necessario”.
Anche la minoranza consiliare, compatta, si schiera contro la paventata chiusura del casello Angri Nord.
L’ex sindaco Pasquale Mauri, oggi consigliere comunale, si è dichiarato disponibile ad affiancare Ferraioli in una battaglia comune per bloccare il provvedimento di chiusura, non senza rimarcare di aver già scongiurato nel 2012,  analogo tentativo di Autostrade Meridional, grazie alla mobilitazione politica dell’amministrazione da lui guidata.
Hanno preso posizione contro la chiusura del casello anche altri esponenti politici tra i quali Gina Fusco, componente della segreteria provinciale del Pd, che ha chiesto di attivare “ad horas” un tavolo di concertazione con Autostrade Meridionali presso la Regione Campania per arrivare ad una soluzione, ricevendo l’immediata disponibilità del consigliere regionale  Luca Cascone.
Per la cronaca, la vicenda dei caselli autostradali di Angri Nord, Angri Sud e quelli ancora in costruzione di collegamento tra la statale 268 e l’A3, risale a circa vent’anni fa. Il relativo accordo di programma, che prevedeva appunto anche la chiusura del casello di via Dei Goti, fu firmato dall’allora sindaco Umberto Postiglione. L’intento era quello di decongestionare il traffico dei veicoli e dei mezzi pesanti delle industrie conserviere, allora fiorenti nella cittadina angrese e nei comuni confinanti.
Purtroppo, senza creare una adeguata viabilità alternativa interna (basta ricordare la famosa pedemontana che doveva bypassare proprio via Dei Goti per ricongiungersi all’assetto viario dei caselli di Angri sud, e con i lavori autostradali rimasti a metà, i risultati di oggi, quanto a traffico ed inquinamento, sono sotto gli occhi di tutti. E la chiusura del casello Angri Nord rischia di aggravarli oltre ogni limite.
Amedeo Santaniello