Cosimo Ferraioli non dà tregua
Il capogruppo consiliare PD stigmatizza alcuni recenti provvedimenti dell'Amministrazione Mauri
Riceviamo e pubblichiamo
Le ultime ricerche storiche e storiografiche, hanno evidenziato che l’imperatore Caligola non nominò senatore il proprio cavallo, ma aveva solo minacciato di farlo, per rimarcare, comunque, il suo disprezzo per il Senato ed i Senatori.
Senza voler fare paragoni azzardati e irriverenti e con tutto il dovuto rispetto, questo episodio storico mi è ritornato alla mente appena ho saputo dei decreti di nomina di nove consiglieri politici, firmati (e non solo minacciati) dal sindaco Mauri; avendo avuto l’impressione che si trattasse, anche in questo caso, di una provocazione o, peggio, di una chiara delegittimazione degli Assessori e dei Consiglieri di maggioranza, ritenuti bisognosi di un aiuto extra da illustri sconosciuti (tranne qualcuno), dei quali non è stato allegato neppure un doveroso curriculum (forse per “scuorno”). Di certo, si tratta dell’ennesima iniziativa per tentare di prolungare l’agonia di una Giunta traballante e che avrà l’unico risultato di aumentare la confusione nelle stanze di Piazza Crocifisso.
Ciò premesso, va evidenziato che né il Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali, né lo Statuto Comunale, ineffabilmente svillaneggiato dal Sindaco in più occasioni, consentono questa facoltà al primo cittadino, che trova, però, un predecessore illustre nel Presidente della Provincia, on. Cirielli, del PDL, al quale, evidentemente, il nostro si ispira nei fatti e se ne discosta solo a chiacchiere.
L’illegittimità delle nomine ha, inoltre, come conseguenza che i suddetti “nominati” non possono rappresentare l’ente presso tavoli istituzionali pubblici e privati (!) né, tantomeno, avere a disposizione mezzi, strumenti e strutture del Comune.
In verità, questa visione feudale del potere, ed in particolare dell’amministrazione, il sindaco la dimostra continuamente: basta vedere l’uso che fa del Castello Doria, le mattonelle-ricordo per le opere realizzate, le dichiarazioni roboanti su ponti e Jessiche varie, la chiusura di strade d’imperio per ZTL inutili e non concertate con i cittadini, le offese pubbliche ai Vigili Urbani e il successivo blitz nella stazione della Polizia Locale nel luglio del 2011 e così via, per non parlare delle continue forzature sugli atti, la più emblematica delle quali resta la famosa deliberazione di giunta comunale n. 17 del 25/01/2011, con la quale, nel decidere di procedere alla sperimentazione del servizio postale privato, si individuava anche il soggetto al quale affidare la sperimentazione!
A proposito di poste private…
Come per l’appalto della mensa, così anche nella procedura aperta per l’affidamento del servizio di gestione e recapito della corrispondenza si è deciso, in seconda battuta, di permettere il subappalto, quasi che ci si fosse sbagliati in precedenza. Nella fattispecie, invece, il Codice dei Contratti (trattandosi di contratti relativi ai servizi di cui all’allegato IIB del Codice stesso) lascia la facoltà all’amministrazione di stabilire o meno il divieto del subappalto; quindi, non era stato commesso alcun errore.
Ma, allora, perché è stata fatta questa modifica dal funzionario, ratificata poi (???) dalla Giunta? Perché l’Amministrazione ha cambiato opinione? La risposta sta, incredibilmente, scritta nella delibera di Giunta n. 94 del 3 aprile scorso, nella quale, candidamente, si afferma che la modifica è stata effettuata perché “una ditta operante nel settore” aveva segnalato che nel bando era prevista la clausola del divieto di subappalto.
Com’è strana l’Amministrazione Mauri: non accoglie mai le richieste di correzione presentate dei Consiglieri d’opposizione (anche rispetto ad errori oggettivi) e poi, se è una ditta a farlo, corregge immediatamente errori inesistenti! Mah… i conti, almeno a noi, non tornano!
Cosimo Ferraioli
Capogruppo Consiliare PD-Centrosinistra
Parole Chiave: news, politica, cosimo ferraioli, pd, amministrazione comunale, dibattito, antonietta giordano
Pubblicato il 09 Aprile 2012 da La Redazione
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