Di corsa... sulla Montagna di Angri

Il primo trail di Monte Taccaro si svolgerà il 9 aprile, giorno di Pasquetta. Un itinerario di undici chilometri nel magnifico scenario dei Monti Lattari

Finalmente la montagna a sud di Angri, che culmina con la vetta di monte Cerreto a 1316 metri di altitudine (nella foto) ha avuto la sua giusta collocazione. 

la vetta del Monte CerretoPer gli amanti del trekking di fine settimana non è raro incontrare tra gli erti sentieri gruppi di atleti che si allenano  per disputare il giorno di Pasquetta, 9 aprile 2012 il primo “trail di monte Taccaro”.

La gara consiste nel correre per i sentieri montani che partendo da Angri arriva sino alla cima detta comunemente Carusone per poi dirigersi verso Orsano di Lettere e ridiscendere verso Angri. Un duro percorso, sicuramente poco agevole, lungo undici chilometri che mette a dura prova i quadricipiti e le ginocchia dei coraggiosi partecipanti. La gara è organizzata dalla pizzeria Mascolo con il patrocinio del Comune di Angri e con il supporto tecnico dell’Associazione sportiva dilettante MareMonti Run.  

La gara si snoderà per quei sentieri innevati fino a qualche giorno fa e che si accingono a rifiorire con la primavera per offrire agli atleti ma soprattutto a quelli che seguiranno le fasi il magico scenario che solo i monti Lattari sanno offrire. Alla corsa sono ammessi gli atleti iscritti all’Uisp o enti di promozione sportiva in regola con il certificato medico per attività sportiva agonistica. 

“Noi non parteciperemo alla gara, dice Eduardo a nome e per conto di alcuni amici che da sempre praticano il trekking, ma certamente assisteremo alla gara apportando il nostro contributo così come abbiamo già fatto consigliando all’organizzazione l’itinerario. Il nostro ruolo, intervengono all’unisono Alfredo, Pasquale e Gennaro, sulla montagna angrese è quello di valorizzare quei luoghi da molti sospirati e da pochi praticati, confermando quei valori che gli amici della montagna hanno saputo infondere molti anni fa aprendo una tradizione che ancora oggi continua. 

Il dottore Modestino D’Antonio presidente dell’Associazione amici del Chianiello e tutti i soci cofondatori, hanno avuto la capacità di valorizzare con un’azione costante la montagna di Angri facendo scoprire un’attività che man mano è diventata sempre più affollata di affiliati. La gestione della casa sul “chianiello” agli amici della montagna è la giusta dimostrazione di fiducia dall’ente Comune ad un gruppo che ha mostrato una concreta e accurata gestione dell’area. Non è raro vedere sulla soglia dell’ingresso Peppe Pistone, delegato dall’Associazione Amici del Chianiello, che accoglie gli ospiti con il consueto spirito di ospitalità controllando e pretendendo il rispetto dell’ambiente e degli spazi con un’accurata e attenta vigilanza. La casa è da molti considerata il punto di partenza per mete ben più difficili e faticosa ma anche il luogo per giovani e famiglie desiderose di abbandonare per un attimo l’inquinamento della città. 

La tradizione per gli amanti della montagna è confluita nella recita del Rosario alla grotta del Caprile a circa ottocento metri di altitudine, luogo suggestivo e contemporaneamente mistico che incornicia una statua della Madonna ai cui piedi a maggio si riuniscono centinaia di fedeli raccolti lassù dall’intraprendente azione di alcuni amici identificabili nella figura d’o Scialone, o’ Campagnuolo, Sumino e tanti altri numerosi amici a cui si chiede perdono se i loro nomi sono rimasti rinchiusi nella tastiera di chi scrive. La “montagna” e il Cerreto in particolare poi rappresentano oggi la meta per i più coraggiosi, il punto di incontro di chi è disposto a sudare per la lunga arrampicata per poi ristorarsi e riscaldarsi nel capanno fatto solo di legna recuperata nei dintorni che Alfonso ‘o chalan’ ha costruito alcuni anni addietro. Lassù ci si incontra per gli auguri di fine anno ma anche di tutti i fine settimana. È meta consueta di appassionati che raggiungono la cima in particolare quando la neve molto rara sulla nostra pianura copre copiosa e abbondante la vetta del Cerreto. Ormai la fama della “cima” ha superato i confini, viene raggiunta da ogni parte e non è raro trovare gruppi provenienti da Cava, da Nocera o da Ravello mentre decisamente fa storcere il naso a chi amante della natura mal sopporta l’invasione di provetti motociclisti trial provenienti in particolar modo da Agerola.   

Vincenzo Vaccaro

Parole Chiave: news, 1 trail, monte taccaro, monti lattari, maremonti run

Pubblicato il 19 Marzo 2012 da La Redazione


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