Elezioni bis alla sezione 15 di Angri, il Sindaco Mauri intenzionato a presentare appello al Consiglio di Stato.
Ci sono solo 20 giorni, dalla notifica della sentenza, per chiedere la sospensiva.
Si discute animatamente in città sulla sentenza del Tar di Salerno che ha disposto l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti al consiglio comunale (tutti) e la ripetizione delle votazioni per la sola sezione 15. Grande il senso di frustrazione dei cittadini angresi, convinti che la città fosse finalmente uscita dall’incubo dei commissari prefettizi, dalle elezioni anticipate, dallo stallo inevitabile che si crea in questi casi nell’azione amministrativa e quindi nella risoluzione dei problemi della città.
Ma c’è anche tanta confusione rispetto alle modalità con cui gestire la sentenza o gli eventuali ricorsi al Consiglio di Stato da parte dei possibili interessati.
La stessa Prefettura di Salerno pare abbia scritto al Ministero degli Interni per avere lumi al riguardo, considerato che non vi è molta giurisprudenza al riguardo. I pochi casi di elezioni parziali che si sono avuti riguardano soprattutto Comuni con meno di 15mila abitanti che votano con il sistema maggioritario e il cui voto parziale comunque era determinante per l’elezione del consiglio comunale ma anche del sindaco. In quei casi la Prefettura ha nominato un commissario prefettizio con i pieni poteri e si è proceduto alla nuova tornata solo per gli elettori di quelle sezioni.
Ad Angri, la situazione è diversa perchè il nuovo voto, per il numero di elettori chiamati a rivotare, non altererà il risultato finale cioè l’elezione di Mauri avvenuta nel ballottaggio con Squillante.
Ci sono, tuttavia, diversi nodi da sciogliere sia nel caso nessuno presenti il ricorso al Consiglio di Stato (cosa improbabile) sia nel caso il Consiglio di Stato non accetti la richiesta di sospensiva: dai poteri del commissario prefettizio, alla campagna elettorale, agli elettori che hanno diritto al voto, alle liste che si sono presentate, ai consiglieri che si sono dimessi per fare gli assessori. Una babele giuridica che potrebbe innescare nuovi contenziosi davanti al giudice amministrativo.
Il Sindaco Mauri, comunque, sembra sia intenzionato a presentare la richiesta di sospensiva della sentenza per evitare il blocco dell’attività amministrativa. Ha 20 giorni tempo, se non andiamo errati, dalla notifica della stessa. Trascorso tale termine la sentenza del Tar diventa esecutiva.
Parole Chiave: news, elezioni, tar, consiglio di stato, pasquale annarumma, politica, pasquale mauri
Pubblicato il 03 Febbraio 2011 da La Redazione
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