Il Sindaco Mauri risponde agli interrogativi dell'Associazione Castello

In merito alla lettera aperta al Sindaco di Angri da parte dell'Associazione Castello, arriva la replica del primo cittadino.

“Ho letto con stupore la lettera del signor Rolando Sinopoli – ha dichiarato il Sindaco di Angri – Dico con stupore per due motivi. Innanzitutto perché non mi sembra affatto una lettera di un'associazione con obiettivi sociali, ma un manifesto politico di chi fa propaganda in vista delle elezioni. D'altra parte il signor Sinopoli era candidato nel 2010 ed evidentemente fa parte di quella ristretta cerchia di politici che, dopo ben tre anni, non ha ancora digerito la sconfitta. Sarò comunque lieto di riaverlo come avversario alla prossima tornata elettorale.

Ma mi stupisco anche del contenuto. Assieme a frasi che esplicitano un sentimento di astio poco confacente a chi vuole rappresentare un'associazione, ci sono anche tantissime imprecisioni. Eviterò di annoiare i lettori e mi concentrerò solo sulla questione principale.

Il signor Sinopoli pretende una sede pagata dal Comune. Ma non si capisce bene a che titolo. Parla di locali distribuiti a destra e a manca, e questa è una bugia enorme. Gli unici locali comunali affidati da questa Amministrazione sono quelli dati alla Caritas, che aiuta le persone senza intascare un solo euro sia come organizzazione sia come singoli volontari, e la Protezione Civile, che è un corpo che appartiene al Comune. Croce Rossa e Associazione Combattenti e Reduci sono stati solo traslocati dai vecchi locali che occupavano; nessuna assegnazione è stata fatta dalla mia giunta. Il centro diurno per anziani, che ospita 200 persone sottraendole a situazioni di emarginazione e solitudine, è un vanto non solo dell'Amministrazione Mauri ma dell'intera città di Angri. Infine, Sinopoli dovrebbe sapere che i locali confiscati alla camorra sono stati assegnati dal Commissario Prefettizio con un regolare bando di gara. Ma di che cosa stiamo parlando? Altre associazioni che fanno volontariato ci hanno richiesto spazi, con garbo e rispetto istituzionale. A tutte abbiamo dovuto rispondere che al momento non ci sono locali disponibili”. (c.s.)