La farmacia comunale porta solo debiti ai contribuenti angresi

Il sindaco Mauri interviene sul polverone sollevato in seguito alla delibera dell’ultimo consiglio comunale che ha previsto l’alienazione della farmacia comunale sita in via dei Goti, a seguito della revoca del mandato conferito dal comune al consorzio farmaceutico intercomunale per la gestione della stessa.
Il sindaco evidenzia che la possibilitá del Comune di poter trasferire la titolaritá della farmacia comunale è sancita in maniera chiara nell’art. 12 della legge 362/91. Porta a conferma delle sue affermazioni la giurisprudenza, in particolare la sentenza Tar Lazio, sezione II, 25/02/1997 n. 389, che chiarisce l’estensione anche agli enti locali della «facoltá di provvedere al trasferimento della titolaritá delle farmacie comunali, con le stesse modalitá consentite ai titolari privati, e cioè dopo tre anni dalla consegna della titolaritá, a favore di altro farmacista giá titolare, o risultato idoneo in precedente concorso».
Mauri lancia delle stoccate a Squillante, accusandolo di divulgare inesattezze normative solo per il gusto di contestare le scelte dell’attuale amministrazione comunale.
Tuttavia le critiche non sono state sollevate soltanto dal capogruppo del Pdl. "A seguito di incontri con l’attuale management del Cfi non pare che l’amministrazione -replica Mauri- possa porsi in maniera ottimistica rispetto ai risultati dei prossimi anni, in quanto manca nell’azienda un piano di ristrutturazione aziendale».

Ad avviso del primo cittadino l’amministrazione si sta muovendo per rimuovere le cause che producono spese e oneri gravosi per l’ente senza compromettere il servizio.

Maria Paola Iovino