La Tua Nazionale, “prove di democrazia partecipata”
“Siamo un movimento di opinione, non una lista civica. Le competizioni elettorali non ci interessano”
Riceviamo e pubblichiamo
Insieme. Per conoscersi, condividere, contaminare. «Per essere protagonisti nel processo decisionale. Elevando a valore la capacità di autodeterminazione. Rendendo la presenza testimonianza di un bisogno comune e presidio di un futuro possibile». Oltre la Statale 18 la democrazia partecipata è una realtà. Anche virtuale. All’ombra della Parrocchia Regina Pacis un manipolo di volontari, la scorsa estate, ha scelto di coltivare la responsabilità dell’esserci. Da Quarto ad Orta Longa, come novelli garibaldini, per unire, superando lacerazioni generazionali, conflitti ideologici, appartenenze a gruppi elettorali; abbattendo steccati, avvicinando i cittadini alle istituzioni, tessendo la trama delle esigenze del territorio ed intrecciandola con l’ordito delle priorità della comunità di via Nazionale e delle aree limitrofe. Un manipolo che in poche settimane si è fatto gruppo. Ed aspira a diventare movimento. Un movimento di opinione. Da non confondere con l’embrione di una lista civica. «Le competizioni elettorali non ci interessano. Siamo altro. Una sorta di virus da mettere in circolo per contagiare il buon senso e la corretta modulazione dei rapporti con chi istituzionalmente deve scegliere la conciliazione opportuna di interessi contrapposti».
Un gruppo che ha la voce ed il volto dei figli di coloro che per decenni hanno parlato ad amministratori che volgevano lo sguardo altrove. Tre incontri, il coinvolgimento delle associazioni del quartiere. Ma, soprattutto, confronto serrato sull’agenda dei lavori, sulle necessità. Una matassa che deve essere dipanata con certosina perizia, evitando di precipitare nei personalismi, badando a soddisfare tutte le esigenze rappresentate. Spesso apparentemente inconciliabili. Stalli di sosta per residenti e commercianti, marciapiedi praticabili, rifacimento del manto stradale, monitoraggio del traffico veicolare pesante, allestimento della segnaletica verticale ed orizzontale, rilancio della raccolta differenziata, superamento delle emergenze determinate dagli allagamenti. Ogni volto ha un bisogno. E da qualche mese anche una voce ed un interlocutore.
Ad appena tre mesi dal varo del laboratorio politico amministrativo, già arrivano le prime risposte: «Con il comando di polizia locale e l’assessore Barba è stato valutato la possibilità di recuperare aree di sosta in via Santa Maria». Ma c’è di più. Una novità assoluta nel rapporto tra politica e quartieri periferici. «Il mese scorso è stato celebrato il primo consiglio comunale itinerante. Si è tenuto nell’auditorium della Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli. Anche su nostro suggerimento. Presto saranno anche nostri ospiti. Appena individueremo una sala adeguata». Ed ancora: «Era stato programmato, da anni, il rifacimento del manto stradale su un solo tratto di via Nazionale. Grazie alle sollecitazioni pervenute dai residenti nell’altro tratto ed alla sensibilità degli amministratori comunali, con un’economia di spesa, i lavori interesseranno tutta via Nazionale, con il rifacimento dei marciapiedi». E come se non bastasse: «Saranno rimossi tutti i cartelloni pubblicitari che impediscono il transito sui marciapiedi e sarà disposta l’installazione di pannelli per l’affissione delle comunicazioni istituzionali. Così non sarà più necessario recarsi in centro per essere informati su ciò che accade oltre la ferrovia».
Infine, il maggior successo dei volontari: «Dopo decenni di gestione anarchica, si è giunti all’affidamento alla Parrocchia del campo di calcetto e del parco giochi nei pressi della scuola taverna. E credo sia previsto l’affidamento anche della palestra, appena saranno ultimati i lavori di ripristino». La proposta si fa realtà. E la realtà si propone come virtuale, offrendo contenuti concreti. «Abbiamo allestito una pagina sul social network Facebook: La tua nazionale. I contributi sono visibili a tutti. E ciascuno può pubblicare ciò che crede possa essere utile elemento di riflessione; segnalare, proporre». Magari denunciare. «Preferiamo segnalare. E mi spiego. Per anni ci si è esercitati nella ricerca maniacale delle responsabilità altrui. Nel puntare l’indice. Malgrado l’impegno ciò ha prodotto pochissimo. Riteniamo che sia più utile fare in modo che siano poste in essere le azioni programmate e pubblicizzate, evitando che cadano nel dimenticatoio. La differenza è rilevante. Invece di dire sei un cialtrone perché non hai agito, preferiamo ricordare l’opportunità di compiere le azioni annunciate». Un’ulteriore novità assoluta. Da interlocutori privilegiati dell’amministrazione. «No. Questo deve essere ben chiaro. Interlocutori, si. Ma istituzionali. Come ciascun cittadino in grado di offrire all’attenzione degli amministratori soluzioni e non solo lamentele. Questo ci distingue, non il rapporto personale con chi ci governa».
La tua Nazionale
Parole Chiave: news, la tua nazionale, democrazia partecipata, associazionismo
Pubblicato il 29 Novembre 2010 da La Redazione
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