Lo stadio Novi apre alle squadre minori

Lo stadio “Novi” che ha ospitato, fino a qualche mese fa la compianta e fallita squadra grigiorossa dell’US Angri 1927, potrebbe presto essere messo a disposizione di una variegata “babele” di associazioni sportive, che già da tempo ambisce ad usufruire dell’attrezzata struttura sportiva cittadina. Non è escluso che lo stadio “Novi” possa essere fonte di guadagno per le asfittiche casse comunali, ospitando sedute di allenamenti e partite di calcio di molteplici compagini presenti sul territorio: dal campionato di Eccellenza fino ad ospitare le attività delle scuole calcio.

La decisione del governo cittadino di allargare l’utilizzo della prima struttura cittadina a tutte le associazioni che ne faranno richiesta, avrà, per forza di cose, delle ripercussioni, sul manto erboso appena recuperato dalla lunga pausa agonistica dell’estate. Il terreno di gioco si presenta in ancora in condizioni precarie e richiede assolutamente di alcuni interventi di manutenzione straordinaria: dalla semina del rettangolo di gioco ad alcuni accorgimenti di natura idraulica per l’irrigazione del manto erboso, seminato nel 2004 a completamento dei lavori di adeguamento del “Novi”.

Necessita di manutenzione ordinaria e straordinaria anche la stessa struttura perimetrale al terreno di gioco, interventi necessitano per gli spalti, urge la sistemazione dei servizi igienici e area docce negli spogliatoi degli atleti posti sottostante la tribuna centrale dello stadio. Lavori che potrebbero impegnare ulteriormente le casse comunali. Gran parte della manutenzione programmata è ora nelle mani dell’assessore al bilancio e alle attività sportive del comune di Angri, Giacomo Sorrentino, che a più riprese ha garantito il possibile rifacimento del manto erboso, escludendo la possibilità di un tappeto in erba sintetica.

La semina è ora legata strettamente al futuro agonistico della compagine che dovrebbe sostituire l’Angri 1927 nella prossima stagione agonistica. Sulla possibilità di installare un tappeto sintetico Sorrentino spiega che ‹‹La rinuncia a questa opzione è dovuta all’usura del sintetico, ormai in uso già da una decina di anni››. ‹‹Abbiamo quindi deciso di riseminare al più presto il Novi – spiega Sorrentino – , aspettando tempi migliori per la scelta del sintetico››.

L’assessore Sorrentino comunica che è intenzione dell’amministrazione comunale instaurare un rapporto più “democratico” con le associazioni sportive, soprattutto quelle protese a riportare agli antichi fasti il blasone del cavallino rampante. Associazioni che potrebbero portare nelle esangui case comunali denaro liquido per potere affrontare queste emergenze strutturali denunciate dallo stadio “Novi” una struttura modello nell’agro che già qualche anno fa ospitò gli allenamenti del blasonato Torino Calcio.

 
Luciano Verdoliva