Noi con l’Italia chiede il monitoraggio delle strutture in amianto
“Occorre affrontare con urgenza il problema della rimozione e messa in sicurezza degli edifici ad Angri"
Chi si occupa della tutela della salute degli angresi? Questo l’interrogativo inquietante degli attivisti dell’associazione Noi con l’Italia. Per questo motivo i componenti dell’associazione hanno deciso di richiedere a gran voce all’amministrazione comunale di adottare un’ordinanza, volta ad operare finalmente una seria attività di monitoraggio delle strutture di amianto presenti ad Angri.
“Tra i compiti di un'amministrazione –spiega il presidente di Noi con l’Italia, Franco Incoronato- ve ne è uno che dovrebbe essere considerato il più importante di tutti: la tutela della salute dei cittadini. Purtroppo ad Angri non si sta facendo molto per garantire il diritto di noi tutti ad un ambiente salubre, e nemmeno ad un miglioramento della qualità della vita. Ci aspettavamo l’apertura di una discussione pubblica su questo tema, soprattutto all'indomani della scoperta di malattie ambientali che hanno toccato da vicino la nostra comunità, ma dall'assessorato all'ambiente nessuna notizia. Tutto tace. Silenzio anche sui miasmi in via nazionale, dove gli abitanti della zona sono stati presi in seria considerazione solo dopo un esposto in procura, e questo la dice lunga anche su altri fronti. Inoltre uno degli aspetti più seccanti è che l’amministrazione non ha ritenuto di dover fornire risposte e delucidazione a chi gli ha reiteratamente chiesto lumi in materia.”
L’argomento presenta molteplici sfumature, in particolare l’attenzione è sul rischio amianto, sui relativi pericoli per la salute e per l’ambiente, e sull’immobilismo delle istituzioni cittadine, che hanno approcciato al problema, denunciato da molti gruppi e associazioni del territorio, con un inaccettabile atteggiamento di snobismo.
“Passiamo alla questione amianto, -continua il vice presidente di Noi con l’Italia, Maria D’Aniello- denunce di cittadini, di associazioni, report fotografici cadono nel silenzio inspiegabile delle istituzioni. Come tutte le amministrazioni, succedutesi dal '92, anno in cui la fibra tossica è stata messa al bando per la sua pericolosità, neanche l’attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Mauri, ritiene importante affrontare il problema della rimozione e messa in sicurezza degli edifici e delle strutture contenenti amianto. Eppure basterebbe veramente poco al nostro primo cittadino, visti i poteri conferitegli dalla legge quale autorità sanitaria locale e garante della salute pubblica comunale. Una semplice ordinanza, che abbiamo preparato e protocollato agli uffici comunali, potrebbe avviare un analisi e monitoraggio delle strutture di amianto presenti sul territorio al fine di eliminare eventuali condizioni di rischio per la salute pubblica.”
Noi con l’Italia aggiunge che l’argomento in questione non è interessante e urgente solo dal punto di vista della salute ma lo è anche per i positivi effetti economici che un eventuale programma di bonifica di siti pubblici e privati potrebbe innescare: vale a dire un circolo virtuoso a favore di tecnici, aziende e operai specializzati nel settore. Si tratterebbe proprio di quelle opere di manutenzione e ristrutturazione degli edifici che molti consigliano per far ripartire l’economia.
Non ultimo, nel Decreto Ministeriale del 5 luglio 2012 noto anche come "quinto conto energia" è confermata la possibilità di usufruire di una maggiorazione del premio sulle tariffe incentivanti dedicate agli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di tetti in eternit e amianto. E’ quindi un’ottima occasione anche per mettersi in regola e trarre ulteriori benefici economici, che, almeno in parte, potrebbero anche arginare questo difficile momento di crisi che viviamo.
Angri, 27.11.2012
Noi con l’Italia
Parole Chiave: news, ambiente, politica, noi con l'italia, amianto
Pubblicato il 27 Novembre 2012 da La Redazione
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