Reintegro del Presidente del Consiglio Comunale, l'intervento del Sindaco Mauri

Riceviamo e pubblichiamo

“Come sempre, l'atteggiamento di alcuni personaggi verso le sentenze della magistratura è strumentale e ondivago. In questi giorni c'è stata una corsa, da parte di alcuni politici, movimenti e associazioni 'parapartitiche', a commentare in anteprima una sentenza del TAR che avrebbe annullato l'elezione del nuovo Presidente del Consiglio Comunale reintegrando nelle sue funzioni quello precedente. Nessuno di questi 'opinionisti' ha fatto notare che, secondo il TAR, la procedura che l'assise cittadina ha seguito, ancora una volta, è del tutto legittima. E che la decisione riguarda soltanto la decorrenza dell'applicazione della delibera consiliare in questione.

A me dispiace solo che vada a decadere dalla carica di Presidente un esponente eletto tra le fila dell'opposizione, che con spirito democratico la maggioranza aveva votato per favorire il controllo e la partecipazione. Certo, sembra strano che oggi esultino proprio alcuni appartenenti allo stesso partito di opposizione rappresentato in Consiglio Comunale da Gianluca Giordano, dimostrando ancora una volta che, nelle loro logiche politiche, contino solo le contrapposizioni personali e le smanie individualistiche di potere. 

Mi meraviglia anche che, mentre si è fatta la corsa a procurarsi e a commentare questa sentenza del TAR, non una parola sia stata spesa per le sentenze del TAR e della Commissione Tributaria Provinciale che hanno rigettato tutti, e sottolineo tutti,  i ricorsi contro gli accertamenti TARSU, condannando anche alcuni ricorrenti, che si erano fidati delle persone sbagliate, al pagamento delle spese processuali.

A dispetto delle ideologie che questi signori fingono di professare, risulta per loro più importante una questione prettamente politica (chi occupa la sedia di Presidente del Consiglio) rispetto a una questione di carattere sociale (cosa fare per frenare l'evasione fiscale e per assicurare alle fasce deboli della popolazione un'assistenza e una solidarietà che solo un Comune finanziariamente solido può garantire).

Questo atteggiamento è d'altra parte diventato abitudinario, caratterizzando un modo di fare politica autoreferenziale e privo di un contatto con la vita reale della gente. Non mi sembra infatti che qualcuno di questi politici abbia ritenuto di diramare un comunicato in relazione ai miasmi industriali che hanno afflitto Via Nazionale e le zone limitrofe. In quell'occasione, cosa li ha frenati? Come mai non sono usciti allo scoperto con prese di posizione pubbliche? Nei rapporti tra popolazione angrese e poteri forti dell'economia, loro da che parte stanno? Non lo hanno mai chiarito, anche se i fatti parlano chiaro, mentre si sono attivati con insolita rapidità sulla vicenda della presidenza del Consiglio.

Evidentemente, quando c'è da attaccare il primo cittadino e la maggioranza hanno tutto l'interesse ad esprimersi, mentre quando c'è da tutelare i cittadini angresi hanno altro da fare. Cosa importa ai cittadini chi detenga una qualsiasi carica politica? Non sono più importanti i servizi e l'equilibrio economico-finanziario dell'ente che deve erogarli? Gli angresi non sono stupidi, sanno valutare autonomamente chi è vicino ai loro problemi e chi invece sa solo criticare cercando di fare consenso attraverso la strumentalizzazione dell'operato altrui. Sanno constatare con i loro occhi chi è sempre per strada accanto ai cittadini, e chi è invece incapace di fare proposte e di confrontarsi sui problemi della città reale”.

Pasquale Mauri Sindaco di Angri