“Salviamo i Sette Dormienti prima che sia troppo tardi”
L’appello di Sergio Amato per salvare il gruppo scultoreo in cartapesta, custodito nella Cappella Pisacane
La cultura è il bene più prezioso che abbiamo in Italia. Il nostro Paese annovera tra le sue opere d’arte, le statue e i monumenti appartenenti all’età classica, eredità di Greci e Romani, ma non solo. Che dire degli schizzi, delle sculture e delle opere architettoniche creati da grandi artisti nel corso dei secoli? La nostra storia e la nostra cultura, sono molto più ricche ed antiche della maggior parte dei Paesi Europei. Noi siamo talmente immersi nell’arte da non renderci quasi conto della sua esistenza; la maggior parte degli Italiani da per scontati i nostri maggiori beni culturali. Eppure sono questi gli strumenti giusti, che possano garantire all' Italia, una crescita non solo dal punto di vista culturale e sociale, ma in particolar modo dal punto di vista economico ed occupazionale.
Come i tanti grandi e piccoli centri urbani del nostro “Bel Paese”, Angri annovera un importante patrimonio artistico ed architettonico, che se pur ridotto o deturpato nel corso degli anni, a causa di furti e dalla negligenza di alcuni cittadini e delle Amministrazioni Comunali susseguitesi negli anni, resta uno dei più importanti e ricchi dell’intera area della Valle del Sarno. Un’ importanza e un valore che purtroppo gli Angresi e chi ha governato questa Città, non hanno mai riconosciuto, permettendo che alcune nostre preziose opere d'arte, rimanessero in balia dell'incuria e del degrado. Una fra tutte il gruppo scultoreo in cartapesta dei Sette Santi Dormienti di Efeso, custodito nella vetusta e ormai fatiscente Cappella Pisacane, sita in Via di Mezzo. Quest'opera che è un “unicum” in tutta Italia, versa in un pessimo stato di conservazione, ormai talmente avanzato, da non poter garantire alle future generazioni, di poterlo ammirare e farlo proprio; come la fantastica leggenda che aleggia da secoli su di esso, è che è stata trasmessa oralmente di padre in figlio.
L'Associazione Culturale “Panacea”, nata con l'intento di promuovere e recuperare il vasto patrimonio artistico di Angri, da tempo in collaborazione con gli abitanti del centro storico, ha attuato un progetto di restauro, volto a recuperare le sette statuine in cartapesta. Purtroppo tale progetto è ancora su carta per mancanza di fondi. Pertanto invito tutta la Comunità Angrese e in primis l'Amministrazione Comunale ad intervenire, offrendo un proprio contributo affinché tale progetto di restauro prenda finalmente corpo, in modo da restituirci in tutto il suo splendore, uno dei tasselli più preziosi del nostro patrimonio storico-artistico. È un gesto di gratitudine che dobbiamo ai nostri Avi, ma sopratutto un obbligo verso le future generazioni. Solo se esse conosceranno la nostra storia e le nostre radici culturali, potranno orgogliosamente definirsi “Angresi”.
Sergio Amato
Parole Chiave: news, arte, sergio amato, sette dorimienti, associazione panacea, cappella pisacane, gianni rossi
Pubblicato il 17 Febbraio 2011 da La Redazione
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