Soget, le industrie conserviere ritirano la richiesta di sospensiva al Tar

Chi si aspettava una sentenza “storica” che avrebbe annullato immediatamente tutti i procedimenti amministrativi che avevano portato all’affidamento del servizio di recupero dell’evasione dei tributi locali alla Soget Spa, etichettati tout court  illegittimi e prevaricatori, sarà rimasto senz’altro deluso dall’esito dell’udienza svoltasi davanti al Tar di Salerno. 

I principali ricorrenti davanti al Tribunale Amministrativo (La Doria Spa, Feger Spa e Ar di Antonino Russo) sembra abbiano preferito rinunciare alla richiesta di sospensiva delle delibere e determine di affidamento del servizio e ai conseguenti provvedimenti loro notificati, per cui all’organo giurisdizionale amministrativo non è rimasto che rinviare, a data da destinarsi, la discussione e la decisione del merito degli atti impugnati. 

Una nuova udienza  che, inevitabilmente , non potrà tenersi prima di qualche mese. Nel frattempo gli stessi provvedimenti rimangono in vigore così come sono, nella loro validità giuridica ed amministrativa e probabilmente saranno i pronunciamenti delle Commissioni Tributarie a stabilire prima del Tar se le somme richieste ( si ricorda che si tratta di svariati milioni di euro) siano dovute oppure no.

Non si conoscono, al momento, le motivazioni che hanno spinto i legali delle tre grandi aziende conserviere a suggerire la nuova strategia nei confronti dell’Amministrazione Comunale e della società pescarese. Forse, ma siamo nel campo delle ipotesi, si è temuto   la bocciatura della richiesta di sospensiva, con evidenti riflessi negativi anche per il merito.

Dal canto suo l’Amministrazione Comunale ha preso atto della decisione dei ricorrenti. L’assessore al Bilancio Giacomo Sorrentino, interpellato telefonicamente, ha dichiarato: “Rispettiamo la scelta, era nelle loro facoltà, ne prendiamo atto. Auspico che il tema dei tributi comunali diventi adesso un’occasione di confronto civile e democratico tra le varie posizioni, nell’interesse della città di Angri”.