Un’altra Angri: “Un’Amministrazione senza progettualità e programmazione”
La scelta di fare cassa al posto di verde attrezzato, giardini e parcheggi contestata ancora dall'associazione politica angrese
Come noto, ieri sera presso la sede dell’Officina delle Idee, si è svolto l’incontro con il Sindaco Ferraioli. Tra i temi toccati, quello della monetizzazione degli standard urbanistici ovvero della corresponsione da parte dei richiedenti la concessione di un importo in alternativo alla realizzazione di parchi, parcheggi, piazze o altre opere. Tralasciamo gli altri perché per lo più ormai irreversibili e non più recuperabili.
Dal dibattito, nostro malgrado, viene fuori l’inconsapevolezza del problema e l’assurda convinzione del governo cittadino che la procedura ortodossa e di routine sia appunto quella di monetizzare piuttosto che far costruire opere di pubblica utilità ai privati.
Malgrado il serrato confronto e la forte volontà propositiva da parte nostra a cercare di trasmettere il concetto secondo cui la monetizzazione rappresenta solo l’extrema ratio a cui ricorrere, l’amministrazione purtroppo rimane sulle proprie insane convinzioni ed utilizza l’istituto in maniera ordinaria considerandolo una regola piuttosto che una eccezione.
Pecunia non olet! Accadrà come purtroppo è inevitabile a causa dei problemi finanziari dei comuni che, rinunciando alle opere, l’incasso del denaro andrà in bilancio e speso per il 70%, come previsto dalla legge, sulla spesa corrente, ovvero sull’ordinaria amministrazione.
Il risultato sarà solo ed esclusivamente un aggravio del carico urbanistico delle zone interessate e dunque un danno per lo sviluppo sostenibile della città (per quel poco che ancor è possibile).
Questo imminente scenario concorre ulteriormente al soffocante immobilismo e conseguente gap negativo che si sta velocemente generando e che opprime la città Doriana, considerato che se si facessero realizzare le opere per la città ai privati si eviterebbero i tempi biblici delle amministrazioni pubbliche.
Da un lato la maggioranza lamenta la presenza di lacci e lacciuoli (amministrativi e di bilancio) che impediscono il libero fluire delle opere pubbliche, dall’altro si utilizzano strumenti legislativi del tutto antitetici per la soluzione del problema.
La triste impressione è che l’amministrazione non ha cardini su cui basare progettualità e programmazione, piuttosto, appellandosi a giustificazioni del tutto derisibili oltre che inesatte, continua imperterrita ad emanare provvedimenti che sono oggettivamente obsoleti ed inadeguati per affrontare le nuove criticità normative vigenti.
Urbanisti, associazioni politiche, movimenti vari e ancora più incisivamente le opposizioni consiliari, facessero notare che il senso della legge sugli standard (sorta di “risarcimenti” da parte dei privati in termini di attrezzature pubbliche come parcheggi, giardini, illuminazione ma anche in certi casi scuole o strade) viene del tutto snaturato con un semplice pagamento in denaro sempre e solo a danno della collettività.
Un’Altra Angri – protagonisti del bene comune -
Parole Chiave: politica, un'altra angri, news, standard urbanistici
Pubblicato il 06 Luglio 2016 da La Redazione
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