Anche la Diocesi di Nocera Sarno invita a votare per i referendum
Don Alessandro Cirillo, responsabile della Commissione Diocesana Giustizia, Pace e salvaguardia del Creato invita i parroci, i movimenti ecclesiali e tutti i cristiani dell’Agro a partecipare ai referendum sull’acqua votando si
Un comunicato firmato da don Alessandro Cirillo, responsabile della Commissione diocesana Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato invita i parroci, i movimenti, le associazioni ecclesiali e, quindi, tutti i cristiani dell’Agro a partecipare alla consultazione referendaria di domenica 12 e lunedì 13 giugno. L’indicazione a votare sì è relativa ai primi due quesiti referendari. Di seguito il testo della nota.
«Come saprai – si legge nella lettera a firma di don Alessandro Cirillo – mancano pochi giorni alla prossima scadenza referendaria e come responsabile diocesano della Commissione Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato, su mandato del nostro Vescovo, S.E. rev. ma Monsignor Giuseppe Giudice, voglio farti giungere alcuni orientamenti ed indicazioni circa questo appuntamento.
I primi due quesiti referendari, quelli con scheda di colore rosso e giallo, hanno come tema l’acqua. Nel primo quesito si chiede l’abrogazione o meno della “modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a privati”; nel secondo, l’abrogazione parziale di norma della “determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito”.
(…) L’acqua è un bene primario, creato da Dio per la vita dell’uomo, e l’uomo che non né è il creatore, non può in alcun modo appropriarsene, gestendolo in modo arbitrario e privatizzandolo.
L’acqua è per la vita. (…) La nostra amata terra dell’Agro ne è stata sempre ricca, ma ora i disagi si fanno sentire: il fiume Sarno, a Foce ancora oggi vi è acqua limpida e pulita, è diventato nel tempo una cloaca a cielo aperto; le risorse idriche si sono assottigliate; siamo condannati a pagare l’acqua, senza nemmeno poterla bere; dobbiamo comprare l’acqua dalle grandi aziende italiane che commercializzano acque minerali, che comprano a basso costo dallo Stato e nei supermercati rivendono a costi elevati per le famiglie.
Con la presente, dunque, ti chiedo, con molta umiltà, di sensibilizzare la tua comunità parrocchiale, dal momento che anche in tutta la Chiesa italiana vi è un fermento di opinioni, di mobilitazione e di presa di coscienza per una questione che non può rimanere al di sopra delle nostre vite, perché riguarda la nostra stessa vita.
Occorre invitare i nostri cristiani ad andare a votare e votare per il sì ai primi due quesiti referendari.
Lo stesso papa Benedetto XVI, nel suo messaggio per la giornata mondiale della Pace del 2007, così si esprimeva in merito ai beni della terra: «All’origine di non poche tensioni che minacciano la pace sono sicuramente le tante ingiuste disuguaglianze ancora tragicamente presenti nel mondo. Tra di esse particolarmente insidiose sono (…) le disuguaglianze nell’accesso a beni essenziali come il cibo, l’acqua, la casa, la salute» (n. 6).
Andare a votare è un gesto per la vita, per la vita di tanti che ancora nel mondo non hanno il diritto più elementare, quello dell’acqua. Non lasciamo sorella acqua nelle mani di pochi che certamente la faranno diventare un’odiosa sorellastra».
Parole Chiave: news, acqua, referendum, diocesi, don alessandro cirillo, mons. giuseppe giudice
Pubblicato il 08 Giugno 2011 da La Redazione
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