Angri 0 - Pro Scafatese 2

Pubblico delle grandi occasioni sugli spalti del Novi perché richiamato dalla partita di cartello che vedeva di fronte Angri e Scafati, un derby che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Per l’inagibilità delle gradinate ha consigliato la prefettura di negare agli ospiti di essere presente allo stadio Novi quindi l’ingresso è stato consentito al solo il pubblico di casa per incitare e sostenere la propria squadra.

Tifo e folklore, però non sono serviti agli uomini di Mario Di Nola di avere ragione su una Pro Scafatese meglio sistemata sul rettangolo di gioco. A dimostrazione di un girone di ritorno da dimenticare, l’Angri ha perso punti importanti in chiave play off e nei confronti diretti la formazione grigiorossa non è mai riuscita a trovare il bandolo della matassa. Delle squadre di testa la sola Sarnese e Libertas Stabia hanno lasciato i tre punti al Novi; questo accadeva nel girone di andata quando entusiasmo e freschezza atletica resero Angri protagonista di una rimonta che faceva ben sperare portandola anche al primo posto, poi un inizio di girone di ritorno disastroso ha fatto mettere nel cassetto i sogni di gloria di promozione diretta per potersela giocare ai play off. A parte la Virtus Scafatese, autentica dominatrice del girone iniziato dal successo esterno ad Angri e la Sarnese, la classifica è ristretta e in un paio di punti sono racchiuse le altre tre contendenti alla fase finale.

Contro la Pro Scafatese il direttore di gara è stato protagonista con due espulsioni e sette ammoniti che sembrano una misura eccessivamente severa per una gara che almeno sul rettangolo di gioco è andata avanti all’insegna del fair play. Scesi in campo molto contratte, le due formazioni nei primi minuti di gioco hanno fatto capire che un pareggio poteva anche andare bene, infatti il gioco per i primi dieci minuti è ristagnato a centro campo e ci si è avvicinati alle porte con calci di punizioni. Poi Ferraioli suona la carica e in un paio di occasioni l’attaccante angrese ha tentato la via della rete. All’11’ un suo appoggio per Della Femina e neutralizzato da Fantasia. Capovolgimento di fronte e Teta fa sentire la sua presenza in area avversaria con i difensori che rilanciano Ferraioli, ripartenza in grande velocità servizio per Incoronato che conclude alto. Al 15’ ancora Ferraioli in evidenza, si presenta in area inseguito da Pepe, l’attaccante angrese va giù  e il signor Guadagno assegna una punizione contro, inutili le proteste grigiorosse. Al 22’ riparte il contropiede scafatese, con Agata, ex insieme a Guadagnuolo, che porta palla sulla fascia sinistra, cross preciso e Teta mette alle spalle di Longobardi. Autentica doccia fredda per i mille del Novi che per tutta la gara non hanno fatto mancare il proprio supporto cercando di spingere la reazione angrese. Ferraioli al 30’ si ostina a fare tutto da solo senza curarsi di Incoronato libero alla sua sinistra. Al 34’ Manzo su punizione impegna Fantasia e al 45’ Ferraioli cerca il corridoio giusto per sorprendere la retroguardia avversaria. Ad inizio ripresa mister Di Nola lascia negli spogliatoi Braca e inserisce la terza punta, ma oggi proprio non è giornata, lo è invece per Teta che al 56’ direttamente su punizione trafigge per la seconda volta Longobardi. È il gol che taglia le gambe, l’Angri reagisce ma non punge più di tanto. 

Al triplice fischio la contestazione del pubblico che esprime la propria delusione anche all’indirizzo della società, colpevole a loro dire di aver smembrato la squadra iniziale senza porre rimedi nel mercato di riparazione. 

Vincenzo Vaccaro