Angri. Bollette Gori ante 2012, la parola al Consiglio Comunale
Maggioranza unita per contrastare la Gori: il dibattito in corso è utile e serve a definire bene il da farsi
“L’argomento delle bollette Gori con effetto retroattivo sarà discusso in Consiglio Comunale domani sera e qualsiasi decisione sarà deliberata l’Ente Comune la eseguirà celermente.”
Il messaggio, apparso oggi sulla pagina fb del Sindaco Pasquale Mauri sgombra il campo da ogni possibile illazione su contrasti in seno alla maggioranza in merito alle modalità da attuarsi per contestare la richiesta della Gori.
Ci sono sicuramente opinioni divergenti su ciò che è meglio consigliare ai cittadini, in quanto la normativa è lacunosa e si presta a molteplici considerazioni, ma le intenzioni dell’ Amministrazione Mauri di contrastare l’operato della società che gestisce il servizio idrico è univoca ed unanime.
A ricordare a tutti i cittadini ma anche ai suoi colleghi sindaci di essere stato, già qualche anno fa, tra i primi a iniziare la battaglia politica di ripubblicizzazione del Sistema Idrico Integrato è sempre il primo cittadino di Angri: “ci siamo opposti agli aumenti tariffari allorquando l’Ente D’Ambito ATO3 non era ancora commissariato. Allora solo 9 Comuni, tra cui Angri, si opposero ed è con piacere che oggi apprendo dell’unità d’intenti dei miei colleghi sindaci, pertanto noi continueremo la nostra battaglia politica”. “Per quanto riguarda gli aumenti tariffari - continua Mauri- assieme a pochi altri Comuni, abbiamo impugnato davanti al Tar gli aumenti tariffari 2012/13/14/15 deliberati dal commissario ed oggi stiamo valutando le modalità per contestare la delibera commissariale del 30 giugno scorso dalla quale scaturiscono le bollette da poco ricevute”.
Le diversità di opinioni riguardano, come si è visto, le modalità di contestazione delle bollette da parte dei cittadini. In primis c'è da capire che il Comune, quale Ente pubblico, non può dire apertamente ai suoi cittadini “non pagate”, in quanto assumerebbe su di sè il rischio patrimoniale per eventuali controversie giudiziarie. Ciò che può fare, l’ha già fatto: ha prodotto ricorso al Tar per gli aumenti tariffari 2012/2015 e si appresta a farlo anche per questi che si riferiscono al periodo 2006/2011. Il facsimile di reclamo redatto dai legali della Rete dei Sindaci può essere inteso come un suggerimento per quanti non intendono contestare in toto la richiesta della Gori.
Diversa è la posizione dei singoli cittadini che hanno diritto e facoltà di resistere alle pretese retroattive della Gori ritenendole del tutto illegittime, sapendo però che potrebbe instaurarsi un contenzioso legale dagli esiti imprevedibili. Il fatto che le bollette retroattive siano state spedite per posta ordinaria, e quindi senza prova di consegna, dovrebbe lasciare ancora margini di tempo per decidere che cosa fare.
Amedeo Santaniello
Parole Chiave: bollette ante 2012, gori, news, acqua pubblica
Pubblicato il 22 Ottobre 2014 da La Redazione
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