Angri, disoccupato protesta davanti al Comune: “voglio la casa"
Il Sindaco Mauri: “l servizi sociali lo hanno aiutato, non possiamo fare di più”. Il candidato sindaco D’Ambrosio replica: “ci vogliono concrete azioni di sostegno”
Questa mattina un disoccupato angrese, privo di fissa dimora, ha manifestato davanti al Municipio di Angri, in Piazza Crocifisso, per rivendicare il diritto ad avere un’abitazione e un lavoro. Raffaele Abate, così si chiama, di anni 39, ha affisso ai paletti spartitraffico e all’inferriata dei cancelli della struttura comunale alcuni cartelloni su cui ha tracciato la sua storia di ex occupante i prefabbricati, senza casa e senza lavoro, con un quadro familiare di disgregazione ed emarginazione (la moglie lo ha lasciato ed il figlio dato in affidamento) e chiedendo al Sindaco di avere un alloggio popolare e un lavoro.
Dispiaciuto per l’episodio, il Sindaco Pasquale Mauri, in una nota stampa, ha chiarito nel dettaglio la situazione dell’uomo, seguito più volte dai servizi sociali.
“Sono rammaricato per questi eventi perchè l'Amministrazione Comunale è sempre stata vicina alle famiglie in difficoltà. - dichiara il Sindaco Pasquale Mauri – Nello specifico, voglio sottolineare che questo cittadino che ha protestato, aveva occupato i prefabbricati abusivamente ed era stato allontanato dalla struttura per i continui incendi che si sono verificati nella stessa area che doveva essere sottoposta a bonifica. La mia Amministrazione si è mobilitata subito per aiutare questa famiglia angrese in forti difficoltà e senza un alloggio, ospitandola per un lungo periodo presso l'Albergo “Due Pini”. Abbiamo quindi attivato tutte le procedure previste dalla legge in favore delle fasce deboli ed abbiamo dato un contributo pari a 1000 euro a questo nucleo familiare che aveva affermato di aver trovato finalmente un nuovo alloggio. Oggi mi meraviglio di questa protesta, questo cittadino ha lavorato anche presso la società Angri Eco Servizi come hanno lavorato e lavorano tanti altri cittadini. L'Amministrazione Comunale si è attivata, secondo le possibilità previste dalla legge per alleviare i disagi di questa famiglia, ma al momento non è in grado di fare miracoli”.
Naturalmente, essendo Angri in piena campagna elettorale, l’episodio ha scatenato le inevitabili polemiche sui social e nel confronto tra gli schieramenti che si presentano alle elezioni. Nella discussione è intervenuto anche il candidato sindaco Giuseppe D’Ambrosio che ha attaccato le politiche sociali dell’Amministrazione Mauri.
“Le famiglie angresi in difficoltà e disagio sociale hanno bisogno di servizi garantiti e dignità e non di pietismi - commenta così Giuseppe D'Ambrosio, candidato sindaco di Angri -in merito al caso dell'uomo incatenato davanti alla sede comunale. "Esprimo perplessità sulla vicenda che pare ancora più contorta considerato il coinvolgimento della Aes, un caso che pare non isolato e che mi auguro sia chiarito dagli organi competenti". La vicenda dimostra palesemente il fallimento di un mancato sistema di accoglienza dell'ente locale - continua il medico cardiologo- Nel nostro programma elettorale abbiamo dato ampio spazio al sociale e al dramma che vivono centinaia di famiglie che hanno bisogno di risposte concrete e di servizi garantiti come risposte certe anche per l'assegnazione di alloggi popolari e contributi per affitto e sfratti per morosità incolpevole, che seppur non di competenza comunale possano e devono essere gestiti in anticipazione per offrire risposte immediate. Con la coalizione di cinque liste civiche che sostiene la mia candidatura abbiamo previsto la realizzazione di uno sportello unico sociale per offrire in tempo reale prestazioni e servizi, accorpando e potenziando risorse e capitoli di spesa oltre che uffici e dipendenti. "Una comunità è tale solo se garantisce e offre non già pietismi ma concrete azioni a sostegno di chi vive in disagio, ecco perchè puntiamo anche alla creazione di una mensa e un poliambulatorio sociale oltre che il potenziamento di voucher lavorativi e prestazioni sociali. Le gravi distorsioni che si evidenziano in questo periodo ad Angri dimostrano che non è stata affrontata correttamente una vera e propria emergenza sociale che ha bisogno di risposte robuste e non di pietismi mascherati da presunti miracoli”.
Parole Chiave: news, cronaca, servizi sociali
Pubblicato il 18 Marzo 2015 da La Redazione
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