Angri, emergono dubbi sulla delibera di recesso dal concorso regionale Ripam

Con delibera n.88 del 20.12.2019, assunta con i poteri della Giunta Comunale, il Commissario straordinario Alessandro Valeri ha disposto il recesso all’adesione al progetto Ripam- concorso regionale -  deliberato dall’ex Amministrazione Ferraioli.
La decisione del funzionario prefettizio è stata giustificata dalle lentezze del corso-concorso regionale che non è giunto ancora a conclusione e non è stata ancora formata una graduatoria.
Avendo necessità urgente di potenziare il comando di polizia locale si dovrebbe, secondo gli intendimenti dell’amministrazione straordinaria,  procedere non più aspettando la conclusione del concorso regionale ma utilizzando la graduatoria ancora vigente, approvata a giugno del 2018.
A questo punto nascono i problemi di interpretazione, scaturenti da una deliberazione che appare per certi versi lacunosa e incompleta.
Per cercare di fare un pò di luce, riportiamo innanzitutto i posti e le professionalità richieste dall’ex Amministrazione Ferraioli e inserite nel bando di concorso -corso RIPAM:
n.3 unità (profilo istruttore di vigilanza) cat.C1 con rapporto di lavoro a tempo parziale del 50%

n.1 unità (profilo istruttore amministrativo) cat. C1 con rapporto di lavoro a tempo parziale del 50%

n.1 unità (profilo funzionario informatico) cat.D1 con rapporto di lavoro a tempo parziale del 50%

n. 1 unità (profilo funzionario di vigilanza) cat.D1 con rapporto di lavoro a tempo parziale del 50%
 
Passiamo alla delibera di recesso. Innanzitutto nell’oggetto si fa riferimento sic et sempliciter al "recesso all’adesione al progetto Ripam", il che lascia intendere che la decisione di recesso riguardi tutte le professionalità e i posti inseriti nel bando.
Forse non è proprio così, visto che le motivazioni addotte riguardano solo l’ambito della polizia locale senza alcun accenno al profilo di istruttore amministrativo e al profilo di funzionario informatico. Come pure non è chiaro se il recesso dall’accordo comprenda anche il profilo di funzionario di vigilanza cat. D,  non esistendo una graduatoria comunale al riguardo.
A questo punto, forse, sarebbe utile ed opportuno che il Commissario Straordinario rivedesse la delibera e provvedesse a dirimere i dubbi al riguardo.
Amedeo Santaniello

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