Angri, pace fatta alla Chiesa del Carmine

Potenza dello Spirito Santo. Da secoli, la Chiesa riesce a "normalizzare" anche i contrasti più accesi, all’interno e all’esterno dell’Istituzione, facendoli apparire, anche dopo la loro pubblica evidenza, banali e forse anche un pò inventati. Del resto, se è arrivata indenne ai nostri giorni , dopo duemila anni non certo facili,  ci deve essere pure un motivo.

Mi sono venute in mente queste riflessioni nel leggere questa mattina il documento di “pace fatta”  tra i fotografi angresi e Don Silvio Longobardi, Parroco della Chiesa della Madonna del Carmine. 

Eccolo: 

"Una mancata e insufficiente comunicazione ha creato malintesi tra la nostra associazione e la parrocchia santa Maria del Carmine in relazione alla celebrazione delle Prime Comunioni. Successivi incontri hanno permesso di capire meglio la proposta del parroco, don Silvio Longobardi, e di stilare questo comunicato con il quale l’associazione riconosce e apprezza il progetto pastorale della parrocchia santa Maria del Carmine, dispiacendosi per le intemperanze che hanno creato disturbi durante la Messa del giorno 11 maggio. L’associazione s’impegna ad aderire al progetto di carità proposto dalla parrocchia mettendo gratuitamente a disposizione la competenza e la professionalità dei propri associati.  Il presidente Michele Novi.

Don Silvio Longobardi, a nome della comunità parrocchiale Santa Maria del Carmine, prende atto di questa rettifica e si dichiara disponibile ad accogliere i fotografi associati, premessa di una più ampia e futura collaborazione. Il parroco Don Silvio Longobardi"

E così, dopo aver toccato temi etici, di solidarietà, religiosi, giuridici e soprattutto fiscali, la “questione” si è felicemente risolta, con buona pace di tutti noi. 

La speranza dei fedeli, ora,  è che non aumenti la spesa.

Amedeo Santaniello