Angri ricorda Don Enrico Smaldone a 105 anni dalla nascita
Presentato al Comune l’ampio programma di iniziative, a cura del Comitato cittadino, per celebrare il fondatore della Città dei Ragazzi
A 105 anni dalla nascita, Angri ricorda Don Enrico Smaldone, nato il 22 novembre 1914, fondatore della Città dei Ragazzi ed eccezionale educatore.
Le celebrazioni prevedono l’avvio della seconda edizione del concorso riservato alle scuole cittadine " Un uomo e il suo sogno", e tante iniziative, tra cui un progetto di archivio multimediale degli scritti e documenti filmati e fotografici del sacerdote angrese, laboratori didattici, musicoterapia per bambini non abili, un orto sociale in collaborazione con l'istituto agrario, un concorso di murales, un torneo di calcetto e uno di bocce.
L'ampio programma è stato presentato durante una conferenza stampa che si è svolta al Comune, con gli interventi del Commissario straordinario Alessandro Valeri, del presidente del Comitato Agostino Ingenito, Anna Pisacane, referente della Cittadella Don Enrico, dei dirigenti scolastici cittadini tra cui Mariarosaria Napoliello del comprensivo Galvani/Opromolla, Patrizia Del Barone del Terzo Circolo, Mario Novi vicario del ProfAgri, Filippo Toriello, dirigente del Liceo Don Carlo La Mura, Brunella Cataldo dell'Istituto comprensivo Don Enrico Smaldone.
All’incontro erano presenti anche delle nipoti di Don Enrico e componenti del Comitato con due testimoni viventi dell'opera dell'illustre concittadino che nel dopoguerra avviò uno straordinario progetto educativo ed inserimento sociale per migliaia di ragazzi in difficoltà.
"Le iniziative intraprese dal Comitato cittadino dimostrano quanto è viva la memoria di Don Enrico Smaldone - ha dichiarato il Commissario straordinario Alessandro Valeri- Il suo esempio di instancabile educatore e carità cristiana pervadono la Comunità angrese che giustamente ne valorizza l'eccezionale figura".
Ispirato dalla Città dei Ragazzi di Padre Flanagan in Usa ed applicando metodi aggregativi innovativi tra cui i principi scout e lavorando ad una catechesi non formale come quella ispirata a San Giovanni Bosco, Don Enrico Smaldone con estremo sacrificio e dedizione seppe rispondere alle esigenze di migliaia di ragazzi, figli della seconda guerra mondiale, realizzando quella città con laboratori artigianali e formativi e offendo sostegno grazie anche al contributo di carità di tante famiglie e sostenitori anche di oltreoceano.
Parole di apprezzamento verso le tante persone che si sono prodigate volontariamente per le attività del Comitato sono state espresse dal presidente del Comitato Agostino Ingenito: "Un afflato spontaneo e di intensa emozione che nel corso di questi mesi è cresciuto sempre più ponendo le basi per una sinergia tra i diversi attori della filiera educativa e sociale. L'obiettivo è estendere ulteriormente la rete per lavorare ad una piattaforma socio educativa a sostegno delle tante povertà educative ed in grado di accompagnare tanti ragazzi ed adolescenti spesso senza riferimenti e modelli e con scarse opportunità di inserimento sociale".
Venerdì 22 novembre alle 10 nell'aula magna dell'istituto comprensivo Don Enrico Smaldone, è previsto un convegno, letture ed interventi dei ragazzi e la piantumazione di un albero nel giardino del plesso scolastico di Via Stabia.
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Pubblicato il 20 Novembre 2019 da La Redazione
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