Don Enzo Leopoldo mette in guardia i fedeli
Il parroco di San Giovanni Battista: “Se si presentano a nome nostro per chiedervi soldi, sono truffatori”
Don Enzo Leopoldo, il Parroco della Collegiata di San Giovanni Battista ad Angri lancia un allarme per mettere i guardia quei cittadini, che allettati dalla proposta di millantatori cascano nella rete dell’imbroglio.
I fatti: sabato mattina, infatti, presso la sacrestia della Collegiata un uomo si è presentato a don Enzo Leopoldo per chiedere dei chiarimenti. Il cittadino sosteneva che in questi giorni si sono presentati a casa sua dei personaggi che a nome e per conto della Chiesa propongono affari che subito appaiono non del tutto legittimi alle persone più scaltre ma che potrebbero indurre all’errore i più bonaccioni e creduloni. A quanto pare questi fantomatici personaggi avrebbero fatto già visita a parecchie famiglie di Angri presentandosi proprio a nome del parroco don Enzo che secondo loro garantirebbe la legittimità dell’affare.
Essi si presenterebbero presso le famiglie con in mano documenti credibili che certificano la conoscenza di quasi tutto l’albero genealogico delle famiglia. Infatti si presenterebbero conoscendo nome, cognome, indirizzo, paternità e maternità del nucleo familiare per carpire subito la buona fede della persona visitata. I fantomatici personaggi dichiarerebbero ai responsabili della famiglia visitata che una speciale commissione avrebbe dichiarato loro quale persone meritevoli e quindi degni delle attenzioni addirittura del Vaticano. I componenti della famiglia su presunta segnalazione del parroco don Enzo Leopoldo e con il beneplacito del Vaticano avrebbe scelto loro per un premio che consisterebbe in un quadro che lo stesso Papa Francesco avrebbe messo a disposizione. Una volta scattata la trappola i millantatori chiederebbero una cifra aggirante tra i cinquanta o sessanta euro a parziale indennizzo di eventuale spese da sostenere.
“Non si sa più cosa inventare per sbarcare il lunario senza troppa fatica, dice l’esterefatto don Enzo Leopoldo, noi siamo totalmente all’oscuro di queste operazioni atte solo a carpire la buona fede della gente. Chiamare in causa poi proprio Papa Francesco è segno della scaltrezza dei personaggi che si presentano presso le famiglie e solo questo basterebbe per far capire l’inganno. La Chiesa è totalmente estranea al fenomeno, anzi dall’altare metterò in guardia i possibili prossimi obiettivi della truffa. Ho già interessato, conclude don Enzo Leopoldo, la locale stazione dei Carabinieri affinché indaghino e mettano fine al più presto al raggiro perpetrato ai danni di quei cittadini che, affascinati dalla proposta e dal riconoscimento che la Chiesa aveva loro riservato, cadono nella trappola della truffa.
Vincenzo Vaccaro
Parole Chiave: news, collegiata san giovanni battista, don enzo leopoldo
Pubblicato il 07 Luglio 2013 da La Redazione
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