Ernesto Terlizzi al Punto Einaudi a Salerno dal 4 dicembre
Continua l’omaggio del maestro di Angri a Zaha Hadid, autrice della Stazione Marittima della città
Ombra di luce organica, la personale di Ernesto Terlizzi, dopo la tappa romana alla Galleria Consorti di Via Margutta dell’ottobre scorso, approda il 4 dicembre, al Punto Einaudi a Salerno.
Una mostra rigorosamente in bianco e nero quasi una sorta di ritorno ai disegni d’esordio di Ernesto Terlizzi, quando a caratterizzare le sue iconografie antropomorfe degli anni ’70 era, il solo segno grafico su carta, nell' affilata precisione del tratto. Ora invece, l’autore di Angri nel recuperare il suo più affidabile riconoscimento, il segno, lo riutilizza contaminandolo con i vari materiali, plastici e tattili, impiegati nel corso della sua lunga ricerca: lacerti di carte strappate, pietre e inserti di legno su impaginati di rigorosa intenzione geometrica. Un raffinato assemblaggio in cui Terlizzi conferma la sua grande capacità nel creare atmosfere sfocate in un uso rarefatto del segno, teso ad imbastire intriganti visioni organiche in cui, spazio e natura, si fondono e trasfondono in una sorta di araldico inventario di memoria, in cui fondamentale appare il ruolo di un ulteriore elemento visivo: la luce. Una luce umbratile, che, distillata nelle sue infinite tonalità del bianco e nero, ascetico ed austero, ridisegna luoghi visionari in cui suggestivi dialoghi di ombre, creano forti risonanze evocative.
Come per la mostra romana, dove l’artista nel realizzare alcune opere si è ispirato al nuovo museo Maxxi della capitale, in una naturale condivisione con la moderna concezione organica di Zaha Hadid, anche per questa esposizione salernitana non manca l’omaggio al noto architetto iraniano, autore della bellissima stazione marittima della città, con l’opera Annottamento riflesso.
Un’opera questa di memoria futurista, tutta immersa in una particolare atmosfera notturnale in cui il “dentro” e il “fuori”, il “sopra” e il “sotto” si compenetrano in una dinamica esaltazione del segno tra organico ed inorganico, grafico e plastico, dando corpo, attraverso i magici riflessi d’acqua e d’ombra, ad una visione inquietante ed insieme altamente suggestiva.
Catalogo in libreria con testi di: Carlo Fabrizio Carli, Paola Consorti, Giorgio Di Genova e Danilo Maestosi
Ernesto Terlizzi nasce ad Angri (Sa) dove vive e lavora. Dal 1965, dopo gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, è presente nel panorama artistico nazionale e internazionale con mostre di gruppo, premi e personali. Sue opere sono inserite in numerosi musei e collezioni pubbliche tra cui: Museo d’Arte contemporanea di Durazzo Albania; Musei e Pinacoteca Macerata; Prima Collezione Frac Baronissi (Sa); Pinacoteca Comunale Termoli; Museo d’Arte Contemporanea Gazoldo degli Ippoliti Mantova; Museo Michetti Francavilla al mare (Chieti); Museo delle Generazioni del Novecento “Anni 40” Pieve di Cento (Bologna).
Mauro Santaniello
Parole Chiave: news, eventi, cultura, arte, pittura, ernesto terlizzi, ombra di luce organica
Pubblicato il 01 Dicembre 2010 da Mauro Santaniello
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