Eventi Natalizi ad Angri, non c’è accordo. Unimpresa diserta la riunione al Comune

Eventi natalizi,  Unimpresa Angri diserta la riunione perché non ritiene di avallare scelte non condivise che si sarebbero già decise  tra l’amministrazione comunale e un’associazione culturale pronta ad occupare per un mese  piazza Annunziata con l’installazione di un capannone in pvc. La protesta dei commercianti della zona si tramuta in una lettera che è stata inviata  in queste ore al Comune. “No a scelte non condivise tra le associazioni, alcuni mesi fa avevamo presentato delle proposte, poi il silenzio ed infine viene imposto ai negozianti  un’operazione commerciale fieristica che nulla a che vedere con l’obiettivo di valorizzare e promuovere le attività artigianali e commerciali cittadine”- commenta la delegata Unimpresa Annamaria Chiavazzo – Non c’è un programma che abbiamo potuto valutare ma solite imposizioni che sanno di scelte unilaterali che non accettiamo”. 

Dall’Unimpresa cittadina e dai commercianti della piazza viene chiesto di chiarire quali sono le prerogative di concessione dello spazio pubblico che sarebbe stato dato ad un’associazione culturale e a chi titolo, chi sono gli operatori coinvolti e quali costi dovrebbero sostenere e soprattutto quali sono le finalità dell’iniziativa. “Ancora una volta dobbiamo constatare che non c’è un progetto chiaro e condiviso ma ad operazioni che hanno il sapore di avere solo scopi speculativi e non di reale aggregazione- continua AnnaMaria Chiavazzo – Nulla si sa degli obiettivi dell’amministrazione che ancora una volta pare decidere senza alcun coinvolgimento”. E intanto la crisi economica morde tanto che da Unimpresa si paventa la chiusura definitiva per la fine dell’anno di almeno altri quaranta attività commerciali. “Assistiamo ad una repentina desertificazione di strade, avevamo proposto al Comune un progetto di centro commerciale naturale, di ottenere sgravi e defiscalizzazioni ma senza esito ed ora decidono sulla pelle dei commercianti che sperano nel Natale per garantire almeno la copertura delle spese e per pagare gli esosi tributi locali. Le imprese sono stremate, la concorrenza sleale di abusivi che circolano liberamente e senza controllo, oltre che mancati servizi e parcheggi promessi ma non ancora ottenuti come pure la presenza di centri commerciali nei comuni limitrofi sta impoverendo il nostro territorio”. (c.s.)