Gaetano Mercurio, del Partito Democratico, interviene sulla situazione politica
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro direttore, cerchiamo di capire quali sono le cause e le pulsioni, gli interessi e le passioni che muovono le varie parti in questa “strana” crisi politica dell’amministrazione Mauri. E’ difficile capire se, come molti osservatori sostengono, la giunta Mauri sia già cotta dopo un anno e mezzo dal suo insediamento e se la maggioranza che lo sostiene sia sul punto di sfaldarsi completamente.
Personalmente me lo auguro poiché le prove di incapacità a guidare una grande città come la nostra Angri sono ormai innumerevoli e vanno assai al di là delle gaffes del primo cittadino, che sono comunque rivelatrici d’una natura che nulla ha a che vedere con una leardership democratica e di una cultura dell’incultura che ha raggiunto ormai livelli preoccupanti.
Sicchè, la questione non è più quella di parteggiare per Mauri o per i consiglieri comunali che hanno avuto il coraggio “politico” di dichiararsi indipendenti, ma di prendere atto del fallimento di un’esperienza che all’inizio della sua avventura amministrativa, aveva molte e buone carte da giocare ma oggi è già a fine partita.
Questa amministrazione, sarà suo malgrado, costretta a reggersi sull’indispensabile voto di Marcello Ferrara.
Nel frattempo il primo cittadino nei prossimi giorni per tamponare a questa emorragia numerica dovrà dedicarsi all’applicazione della moral suasion con qualche consigliere di opposizione incline al fascino del potere e convincerlo a sostenere la maggioranza consiliare.
Ma dicevo, queste considerazioni, del resto largamente condivise, non portano necessariamente alla conclusione anticipata della consiliatura.
Se posso azzardare una previsione direi che non siamo affatto alla vigilia di eventi politicamente traumatici come sarebbero le dimissioni del primo cittadino ed eventuali elezioni anticipate.
Siamo invece alla vigilia di qualcosa di peggio e lo riassumo in due punti:
-l’amministrazione Mauri continuerà ad avvitarsi in una situazione economica senza uscita elargendo incarichi e consulenze con una politica di bugie per mezzo di bugie attraverso finte inaugurazioni bombardando i cittadini con una campagna mediatica senza precedenti per tentare di far credere agli Angresi di aver mantenuto fede agli scriteriati impegni elettorali.
- attiverà la macchina del fango contro tutti coloro che oseranno criticare l’attività “pubblico-privata” dell’amministrazione Mauri delegittimando tutte le persone che possano intralciare questo perverso disegno.
Questa situazione è peggiore di ogni altra teoricamente ipotizzabile.
Un Sindaco come Pasquale Mauri delegittimato della sua leadership, non è più libero perché impotente a fornire sbocco politico, schiavo dei suoi fantasmi, delle sue nevrosi e dei suoi errori.
Sicuramente nei prossimi giorni, il primo cittadino sarà costretto a rivedere l’assetto amministrativo e mettere mano alla sua giunta.
Sarà un rimpasto di giunta per necessità e non per volontà che servirà per tentare di trovare la quadra all’interno della sua maggioranza e dei suoi alleati.
Un’accelerazione inaspettata per colmare il vuoto creatosi con la dichiarazione di indipendenza dei consiglieri comunali Emilio Testa, Arturo Sorrentino, Nordino Fiorelli e Alfonso Conte.
Agli inamovibili Gianfranco D’Antonio, Annamaria Russo e Giacomo Sorrentino, i papabili defenestrati dovrebbero essere: Salvatore Giordano e Giuseppe Mascolo.
Il toto-assessore impazza a palazzo città, ma la vera novità di questi giorni è rappresentata dalla possibilità dell’entrata in giunta di un fedelissimo di Marcello Ferrara e di un tecnico indicato da un altro consigliere comunale di opposizione.
Se oggi si colgono nel monocolore centrista di Mauri questi segnali di crisi ciò dipende dal fatto che una parte almeno delle aspettative suscitate con la sua elezione sono appassite in poco tempo, si sono rivelate fallaci, da parte di molti sono addirittura apparse menzognere.
Ed è per questo che da qualche mese Mauri è su una sorta di graticola politica: i suoi alleati ma soprattutto una parte consistente dei suoi elettori, si sono sentiti traditi e sono preoccupati dell’azione amministrativa della sua giunta oggetto spesso e volentieri di disfunzioni del sistema e costretto in più occasioni a ritirare i provvedimenti se non addirittura annullarli.
Questo è quanto si può dire oggi credibilmente sul prossimo futuro dell’amministrazione Mauri.
Resta il dubbio concernente la tenuta della consiliatura, ma la speranza di fondo è che non dovrebbe essere legata a destini personali di chi ne ha “pro tempore” la guida politica.
Gaetano Mercurio
Parole Chiave: news, politica, gaetano mercurio, partito democratico, centrosinistra
Pubblicato il 26 Agosto 2011 da La Redazione
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