Il motto di suor Livia Caserio: aiutare, aiutare tutti, aiutare sempre
l'8 maggio ci ha lasciato. Fu veicolatrice del miracolo del Beato Alfonso Maria Fusco
L’8 maggio 2012, intorno alle ore 18:30, è volata al cielo una Suora missionaria di lungo corso: Sr. Livia Caserio. Ella ha un posto particolare nella storia della Congregazione delle Suore Battistine perché è stata strumento del quale Iddio si è servito per operare il miracolo che ha fatto riconoscere dalla Chiesa la santità del sacerdote Alfonso M. Fusco, nostro Fondatore e cittadino di Angri.
Fu lei, toccata dal dolore di una madre che vedeva il figlioletto ormai preda sicura della morte, a consegnarle una immaginetta del Fusco esortandola a pregarlo per Gershom. E la donna non era cattolica! Sr Livia fu capace di convincerla e la mattina seguente il bambino era uscito dal coma irreversibile, perfettamente guarito e…affamato.
Sr. Livia nacque a S. Angelo Limosano (CB) il 27 giugno 1930 e le fu dato il nome di Livia Michelina. A 18 anni entrò nella nostra Famiglia religiosa, dove cominciò subito il cammino formativo verso la totale consacrazione al Signore. Nel gennaio del 1952, a soli due anni dalla prima professione, fu inviata missionaria in Cile dove rimase per circa 20 anni e poi in Africa, nello Zambia, dove ha operato per quasi 40 anni.
L’anno scorso, perché gravemente malata, è tornata in Italia e vi è rimasta fino al termine della sua vita, sempre con l’acuto desiderio di ritrovarsi tra i suoi bambini in Zambia.
Ci viene naturale pensare a Sr. Livia, accolta dal nostro Fondatore, il Beato Alfonso M. Fusco, e da una schiera di Suore Battistine che, come lei, hanno vissuto unite al Signore e hanno speso la propria vita per il bene dei fratelli. La vediamo vicina al Fondatore, che l’ha certamente accompagnata nella sua vita, trascorsa quasi tutta fuori dalla patria, in terra di missione.
Se dovessimo riassumere in una sola parola l’anima e l’apostolato di Sr. Livia, potremmo dire: “aiutare”; aiutare tutti, aiutare sempre: e… “aiutare ad aiutare”, nelle forme più svariate e con iniziative e modalità sempre nuove. In Italia ha creato una fitta rete di amici benefattori che le hanno consentito di realizzare tante opere nella missione e di fare adottare tanti poveri fanciulli orfani, superando ogni ostacolo per dar loro una famiglia.
La ricordiamo intraprendente, serena, capace di vedere il lato positivo delle situazioni, mentre sorrideva e sdrammatizzava i problemi con la battuta facile, guardando a ciò che resta nella vita: la carità.
La carità le faceva vedere le necessità dei fratelli e le dava la carica giusta per coinvolgere tanti collaboratori a fare il bene, ad andare incontro a quanti avevano bisogno di pane, di speranza, di amicizia, di tutto. Animata dalla carità, in Cile si è impegnata nell’insegnamento, nella preghiera, nell’aiuto ai più poveri.
In Zambia ha continuato prima l’insegnamento, poi si è presa cura dei lebbrosi nella missione di Solwezi, e successivamente, per circa 30 anni, si è dedicata completamente ai bambini orfani nella comunità di St. Martin, a Kitwe; non solo, si interessava anche dei bambini che vivono sulla strada, così come era vicina alle famiglie e a tutti coloro che si trovavano in difficoltà.
Non sappiamo se ha mai pronunciato per sé l’espressione del Fondatore: “Vorrei che anche la mia ombra potesse far del bene” ma certamente l’ha praticata nella realtà di ogni giorno.
Del Fondatore ha anche coltivato i tre amori: l’amore verso tutti coloro che avevano bisogno di aiuto.
L’amore alla Madonna; non è certo per caso che Sr. Livia sia entrata nella vita eterna l’8 maggio, giorno della supplica alla Regina del Rosario, di cui era devotissima.
L’amore per l’Eucarestia: durante il tempo trascorso a Casa generalizia, all’idea che non poteva tornare in Zambia, si consolava pensando che nella cappellina, vicino alla sua camera, c’era Gesù presente nel tabernacolo a tenerle compagnia.
Ringraziamo il Signore per la vita di Sr. Livia. E ringraziamo lei, per aver testimoniato la forza e la gioia di una vita interamente donata al Signore nella nostra famiglia religiosa.
La sua vita è ricchezza per tutte noi. Siamo sicure che dal cielo continuerà a sostenere le nostre missioni e in particolare quella dello Zambia, per la quale ha speso tanti anni con amore generoso, amore apprezzato e ricambiato dalle nostre sorelle della Provincia Zambiana che hanno dimostrato affetto e tanta vicinanza a Sr. Livia con frequenti telefonate durante la sua malattia e il loro cordoglio per la sua dipartita inviandoci il seguente messaggio:
“La notizia della scomparsa di Sr. Livia ci ha profondamente addolorate. Siamo unite a tutte voi in questo momento di sofferenza. Sr. Livia è stata una luce per la Provincia Zambiana; ella ha contribuito in modo decisivo a renderla come è oggi. E’ stata una donna coraggiosa, fermamente dedita ai poveri e ai bambini della nostra nazione. Sentiamo con tristezza che è venuta meno una madre e un’amica dei poveri che, con la dolcezza di una nonna, ha toccato un gran numero di persone. E’ stata una suora semplice, concreta, con un gran senso umoristico; tutte le Suore Zambiane ricorderanno i momenti trascorsi con lei. Aveva un cuore giovane che la faceva sentire sempre a proprio agio anche in compagnia delle Suore più giovani.
Ringraziamo il Signore per il dono prezioso della sua persona alla Congregazione e in particolare alla Provincia Zambiana. Preghiamo perché Sr. Livia possa godere subito della gioia eterna e sia abbondantemente ricompensata del bene fatto a tanti bambini e a tanti poveri”.
Sr. Rosaria Di Iorio
Superiora generale (Suore Battistine)
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Pubblicato il 11 Maggio 2012 da La Redazione
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