Impianti di sollevamento idrico di Angri e Nola, operai in sciopero
i 40 addetti non ricevono lo stipendio da 4 mesi, minacciano di tagliare l’acqua all’agro nocerino
Sono riuniti in assemblea permanente e minacciano di passare ad azioni più eclatanti come il blocco dell’erogazione dell’acqua alla cittadinanza. Ad incrociare le braccia sono i 40 addetti agli impianti di sollevamento idrico di Angri e Nola che protestano per la mancata corresponsione degli stipendi da ben quattro mesi. La ditta che ha in appalto il servizio per conto della Regione, la Gemis srl di Palma Campania, ha infatti sospeso il pagamento delle retribuzioni agli operai in quanto sostiene di non ricevere da mesi le spettanze dall’Ente Regionale. “Siamo ormai allo stremo, non riusciamo neanche più a soddisfare le necessità primarie delle nostre famiglie, gridano esasperati gli operai- qualcuno intervenga altrimenti saremo costretti a fare azioni eclatanti“.
A farsi portavoce della legittima rivendicazione degli operai è intervenuta la Femca Cisl con il suo rappresentante sindacale Giovanni Ferraioli che ha richiesto un incontro urgente con il responsabile del settore della Regione Michele Palmieri “prima che la situazione precipiti”.
C’è da dire che è allo studio, da tempo, il progetto di trasferire il servizio alla Gori che dovrebbe assorbire anche i dipendenti che vi sono impegnati ma, al momento, tutto è bloccato.
Parole Chiave: news, cronaca, lavoro, economia, angri, nola, femca cisl, giovanni ferraioli
Pubblicato il 08 Giugno 2012 da La Redazione
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