Angri, salgono sul silos e minacciano di buttarsi giù
Protesta eclatante di tre operai dell’impianto idrico di sollevamento che non ricevono da sei mesi lo stipendio
Nuova protesta, questa volta eclatante, degli operai della ditta Gemis srl di Palma Campania che gestisce gli impianti di sollevamento idrico di Angri e Nola per conto della regione Campania. Tre operai, mentre era in corso un’assemblea sindacale all’impianto di via Monte Taccaro ad Angri, si sono staccati dagli altri e sono saliti su un silos alto circa dieci metri e gridando hanno minacciato di buttarsi giù se non riceveranno al più presto gli stipendi - sono sei le mensilità arretrate- loro dovuti dalla società da cui dipendono.
I tre operai, visibilmente alterati, alla fine sono stati convinti a scendere dopo aver ricevuto assicurazioni da parte del Sindaco di Angri Pasquale Mauri e dal consigliere politico del presidente Cirielli Antonio Squillante di un loro intervento presso gli uffici competenti della regione Campania per cercare di sbloccare i pagamenti dovuti alla concessionaria del servizio e quindi ai lavoratori impiegati.
Già dieci giorni fa i 40 lavoratori degli impianti di Angri e Nola avevano inscenato una protesta per sollecitare il pagamento delle spettanze ma da allora nulla si è mosso. Da qui la protesta. I lavoratori, giunti ormai al limite della disperazione, hanno minacciato di arrivare anche al blocco dell’erogazione dell’acqua ai comuni dell’agro nocerino serviti dall’impianto se la questione non verrà risolta al più presto.
Parole Chiave: news, cronaca, impianto sollevamento idrico, angri, nola, regione campania, gemis srl
Pubblicato il 19 Giugno 2012 da La Redazione
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