“La Chiesa di Nocera Sarno continui ad essere unita in Cristo”

Grande folla ieri al Palazzetto dello Sport di Pagani per festeggiare e ringraziare Mons. Gioacchino Illiano che lascia per raggiunti limiti d’età la guida della Diocesi di Nocera Sarno. Ad accogliere il Pastore sono stati i sacerdoti, i religiosi, i fedeli delle parrocchie ed i componenti delle aggregazioni laicali della Diocesi.

Una famiglia che si è ritrovata intorno al proprio padre nel segno dell’unità, l’unità perseguita da S.E. rev. ma Monsignor Gioacchino Illiano fin dalla sua ordinazione e che è stata riferimento continuo grazie al motto episcopale “Ut unum sint”.

Durante la serata, al Vescovo è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Pagani, consegnatale dal Sindaco Alberico Gambino presente insieme ad una delegazione di rappresentanti del Consiglio comunale. Ha preso parte all’iniziativa anche il Sindaco del Comune di San Valentino Torio, Felice Luminello, che in passato aveva consegnato le chiavi della sua città al Pastore.

Attraverso alcuni video e grazie alle canzoni di don Mimmo Iervolino, sono stati ripercorsi gli ultimi 24 anni di storia della Chiesa locale che, inevitabilmente, si sono sovrapposti alla storia della valle del Sarno. Ad aprire la serata di festa la Liturgia della Parola presieduta dal Vicario generale della Diocesi, Monsignor Mario Vassalluzzo, incentrata sul brano del Vangelo di Giovanni che riporta la preghiera di Gesù dell’ut unum sint/perché tutti siano una cosa sola.

Nella sua riflessione, lo stretto collaboratore per oltre due decenni di S.E. rev. ma Mons. Gioacchino Illiano ha detto: «Questa festa scaturisce dal nostro vivo e filiale affetto per la vostra persona, ormai entrata in modo tanto significativo nella nostra vita e nella Chiesa dell’Agro».

Il presbitero ha aggiunto: «Le iniziative pastorali messe in atto fino al vostro ultimo giorno di servizio; la ricostruzione di Chiese terremotate e strutture ecclesiali, la costruzione di nuovi complessi parrocchiali; la cura e l’affabilità paterna con cui avete seguito tanti seminaristi oggi sacerdoti; le stimolazioni continue per l’apertura di tutta la Comunità cristiana ai problemi sociali e alla missione verso le genti lontane; le proposte innumerevoli per favorire la comunione ecclesiale e la sinodalità del lavoro pastorale; gli impulsi forniti per emanciparsi da uno sterile devozionismo e avviarsi in un cammino di testimonianza di fede per una nuova efficace evangelizzazione – ha affermato Monsignor Vassalluzzo – attestano proprio la premura amorevole con cui avete guidato questa antica Chiesa».

«Grazie eccellenza! Grazie ancora, grazie per sempre! La Diocesi di Nocera-Sarno – ha continuato il Vicario generale – non potrà dimenticarvi: avete stampato il nome del Signore nei nostri cuori con l’inchiostro del vostro sangue e, statene certo, non si potrà cancellare più».

Rispetto agli impegni futuri del Vescovo, Monsignor Vassalluzzo ha auspicato: «Il tempo che vi attende è tutt’altro che un tempo da pensionato: con l’affetto e l’incoraggiamento, con la preghiera personale e liturgica, continuerete a pascere il vostro popolo di Nocera-Sarno e la Chiesa tutta, condividendo ancora il nostro cammino spirituale con quella vicinanza spirituale, quella carità e quella sollecitudine pastorale che Cristo vi chiede e che noi certamente sapremo comprendere dal vostro “magistero del silenzio”».

L’ultimo a prendere la parola, dopo le testimonianze di alcuni bambini, di due giovani, di alcuni adulti e di un sacerdote, don Andrea Amato, l’ultimo ordinato da S.E. rev. ma Mons. Gioacchino Illiano, è stato il Vescovo.

«Insieme abbiamo condiviso 24 anni di cammino tra gioie e amarezze, sforzandoci di attuare gli insegnamenti di Gesù e le indicazioni del Concilio Vaticano II, sempre nello stile della Comunione e della corresponsabilità» ha affermato il presule.

«Giunto al termine del mio mandato, ringrazio Dio per voi, mia gioia e mia corona, nella coscienza di aver combattuto la buona battaglia. Mentre mi accingo a passare il pastorale al nostro nuovo pastore, Monsignor Giuseppe Giudice – ha aggiunto il prelato – sento la necessità  del cuore di dire grazie a tutti voi per l’affetto che avete riservato alla mia persona nonostante i tanti limiti che, nel tempo, avete imparato a conoscere».

S.E. rev.ma Mons. Gioacchino Illiano ha ringraziato tutti, «giovani e meno giovani, amministratori pubblici e semplici cittadini», ma in modo speciale ha ringraziato i sacerdoti, «sempre disponibili a spendere se stessi per il bene delle vostre anime».

«Ut unum sint» ha affermato in conclusione: «È questo l’augurio e il mandato che consegno a te, Chiesa di Nocera-Sarno: sii una cosa sola in Cristo per dare testimonianza della speranza che è in te agli uomini e alle donne di questa splendida terra dell’Agro. Mia amata Chiesa di Nocera-Sarno: duc in altum! Il Signore ti guiderà sempre».