La Croce sul Chianiello, un motivo in più per andare in montagna

Si è svolta sul Pianoro di Angri la cerimonia di benedizione del Simbolo della Cristianità

Il Pianoro di Angri

Da oggi il “Chianiello” il pianoro che sovrasta Angri abbracciando con lo sguardo tutta la vallata che va dal golfo di Napoli, all’agro pompeiano e sarnese nocerino, ha un motivo in più per essere raggiunto e visitato.

L’area già attrezzata di tavoli per pic nic da oggi si pregia di offrire al cittadino un angolo per un momento di riflessione religiosa nell’austera pace del verde dei monti Lattari. È stata, infatti benedetta la Croce di ferro guarda la vallata in un simbolico abbraccio. La croce è la conclusione di un progetto, purtroppo ridimensionato rispetto a quello iniziale, vecchio di anni, da quando don Luigi La Mura riunendo attorno a se gli amici della montagna espose il suo sogno, quello di innalzare il massimo simbolo della cristianità in quel luogo meta di sempre più appassionati. Finalmente la benedizione che lo stesso Don Luigi ha impartito accompagnato da don Domenico D’Ambrosi parroco della chiesa di Santa Maria delle Grazie. 

Sull’altura si sono portate anche le “figlie” del beato Alfonso Maria Fusco, le suore Battistine, che sono state l’anima della realizzazione della Croce, non a caso la ufficializzazione è avvenuta proprio nel periodo dei festeggiamenti per i 150 anni dell’ordinazione sacerdotale. 

Il sacro simbolo della cristianità poggia su in plinto di pietra tufacea recante quattro targhe a memoria dell’avvenimento. Su una prima si legge: “Sul poggio del natio monte una Croce il popolo pose a perenne memoria di Alfonso Maria Fusco, figlio beato della terra di Angri. nel 150 anniversario dall’ordinazione sacerdotale” sulla seconda un passo del canto del pellegrino di Montagna: “Passi che portano in alto, fatica che profuma di libertà, respiro che non conosce affanni, sguardi che scrivono al cielo silenzi di lode  e gratitudine al Creatore”. Sulla terza targa un passo del cantico delle creature: “Laudato sì mio Signore per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa et produce  diversi fructi con coloriti fiori et herba. Sulla quarta targa si legge “Per crucem ad Lucem, e porta la firma della Parrocchia Santa Maria di Costantinopoli e dell’associazione il Chianiello. 

Sul posto anche il sindaco Mauri e l’assessore Sorrentino che si sono detti entusiasti della iniziativa, anzi il sindaco ha voluto annunciare alla moltitudine di persone presenti come l’amministrazione sia sensibile alle esigenze degli amanti della natura. Il comune di Angri ha infatti ottenuto un finanziamento di circa un milione di euro stanziata dal Parco dei Monti Lattari destinati alla riqualificazione del Chianiello. Don Luigi ha sottolineato nel suo intervento come la montagna sia il veicolo che più avvicina al Signore e che pertanto va preservata e protetta. Il dottore Modestino D’Antonio non può non essere soddisfatto dell’interessamento che diventa ogni giorno sempre più sentito perché la montagna e la sua rivalutazione è sempre stata in cima alle sue aspirazioni. 

Vincenzo Vaccaro  


Parole Chiave: news, ambiente, religione, don luigi la mura, don domenico d'ambrosi

Pubblicato il 30 Maggio 2013 da La Redazione


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