La libertà di informazione e le contraddizioni...del collega Luigi D’Antuono (senior)

Questa mattina, di buon’ora, come al solito, mi sono portato all’Edicola di Piazza Don Enrico Smaldone ad Angri per comprare la mia copia di Angri 80.  Sì, perchè io sono un attento lettore di Angri 80  (me lo sorbisco come un gelato) sin dall’inizio della sua trentennale attività, ritenendo di conoscerne quindi la “gloriosa” storia passata, quella “meno entusiasmante” dell’era Postiglione-La Mura- Mazzola e quella attuale , su cui solo i posteri potranno dare un giudizio definitivo.

A volte gli articoli dei vari colleghi  mi incuriosiscono, a volte mi fanno sorridere, a volte abbisognano di una risposta. In genere, non sono abituato a confutare le tesi degli altri in ordine a problemi che pure mi interessano, quali la corretta informazione da dare ai lettori, la libertà di espressione, etc.... perchè ho sempre portato rispetto per le opinioni degli altri, anche quando non le condivido. Magari scrivo miei ragionamenti ma di norma non confuto mai punto per punto le opinioni degli altri.

Questa volta devo fare un’eccezione (sperando di non ritornarci) perchè Angri 80 chiama in causa, quasi con nonchalance, Angri. info e lo fa in maniera...subdola, apponendo un punto interrogativo (?) ad una affermazione certa, un punto interrogativo che la dice lunga sul rispetto delle idee degli altri e della libertà di informazione che pure si pretende di insegnare.

Il collega giornalista Luigi D’Antuono (senior), a pagina 4, nella sua rubrica...le contraddizioni angresi, fa una lunga tiritera sul silenzio che aleggia nella classe politica angrese sui vari problemi della città e sull’atteggiamento del Movimento 5 stelle che ha invece elogiato l’Amministrazione Comunale per l’approvazione del regolamento sulla disciplina delle riprese audiovisive e di streaming in consiglio comunale. 

Ma D’Antuono va oltre e scrive: Avevo già scritto questa nota che è uscita, solo (?) su Angri.info, la nota di un grillino angrese: attaccava o denunciava, come il loro leader nazionale, politici e governanti? No, niente di tutto questo, anzi elogi all’Amministrazione comunale per aver soddisfatto una sua richiesta (installazione rastrelliere per bici) nel giro di...8 ore. Il poverino non è stato nemmeno sfiorato dal dubbio che si trattasse di una semplice coincidenza; qualcuno invece ha pensato (sicuramente sbagliandosi) che il furbetto sapesse in anticipo dell’arrivo delle rastrelliere. Il finale della nota è proprio travolgente e riporta un vibrante e accorato appello ai cittadini a denunciare vandali e fetenti. Il commento più buono è stato: io voglio pure denunciare, ma lui quando comincia?, quello più sarcastico: lui fa o macchiaviello e io debbo denunciare?”

Allora caro Luigi, da dove vogliamo cominciare con il tuo concetto di libertà e pluralità di informazione? 

Innanzitutto non ho capito che cosa vuol significare quel punto interrogativo (?) quando citi Angri.info come il solo che ha pubblicato la lettera. 

Io non so se quel cittadino lettore, che si è firmato regolarmente,  ha inviato la stessa lettera ad altri giornali on line o magari anche ad Angri 80  e quindi se la mancata pubblicazione di quella lettera sia dovuta ad eventuale censura da parte dei colleghi o da parte Vostra (visto che parlava bene dell’Amministrazione Comunale). Non lo so e non mi interessa saperlo. So solo che, come sempre, abbiamo dato spazio (gratuito) ad un cittadino, militante di un movimento politico, che riteneva di dire la sua rispetto ad un tema, l’ambiente, che è il cavallo di battaglia del M5Stelle.

Caro Luigi, secondo la mia opinione, quel punto interrogativo (?) rappresenta invece esattamente il tuo modo di fare informazione: alimentare il dubbio, il sospetto, l’insinuazione detta e non detta, eccetera eccetera... Se a questo aggiungiamo gli epiteti che in due righe sei riuscito a dare alle libere affermazioni di quel cittadino angrese :  poverino, furbetto, macchiaviello, etc.. allora il quadro è completo. 

Se questo è il tuo modo di intendere la libertà di informazione ed espressione...Dio ce ne scansi e liberi...

Amedeo Santaniello