Luigi D’Antuono ci riscrive: Nessun complotto su Avanteatro

L’ex vice Sindaco risponde ancora a Gianluigi Esposito ricordando le scelte del Partito Democratico negli ultimi anni

Luigi D’Antuono ci riscrive: Nessun complotto su Avanteatro

Riceviamo e pubblichiamo:

Ma quale complotto d’Egitto!

Caro direttore, chiedo di nuovo un po’ di spazio, con la promessa che,comunque, mi fermo qui e, per questo motivo, cercherò di non alimentare ulteriori  polemiche ( come, nei limiti del possibile, ho già fatto nella precedente lettera), ma di fare solo alcune precisazioni personali e di carattere storico – politico:

1) Ribadisco che l’interpretazione da parte del Sig. Esposito di quella parte di articolo di ANGRI’80, che ha scatenato la sua sproporzionata reazione, è molto personale e forzata, non tiene conto del contesto e di quanto lo stesso sia omogeneo allo stile di tutti gli altri documentati articoli da me scritti in questi mesi; il pezzo in questione aveva l’unico e solo obiettivo di segnalare una improvvisa innovazione della Giunta, che, pur formalmente ineccepibile, di fatto determinava una minore trasparenza nell’attività politica / amministrativa;

2) Prendo atto, con piacere, del fatto che il Sig. Esposito condivida la preoccupazione e l’opportunità che non bisogna ridurre, ma anzi aumentare il tasso di trasparenza; a chi tocca promuovere iniziative in tal senso? A chi tocca far applicare il Regolamento dei contributi se c’è e farlo approvare se non c’è ? Alle forze politiche, ai loro dirigenti ed ai loro rappresentanti istituzionali, mi sembra ovvio. Il giornalista può supplire fino ad un certo punto, ogni volta che va oltre effettua una invasione di campo;

3) Non c’è stato , quindi, alcun complotto contro Avanteatro, che del resto su ANGRI ’80 ha avuto spazio prima, durante e dopo; né, aggiungo, si può credibilmente ipotizzare una speculazione giornalistica su una notizia già abbondantemente nota . Se ciò è vero, forse, il teorema messo su é stato solo un pretesto per attaccarmi in nome di vecchi attriti e divergenze, visto che io, negli ultimi anni, e, soprattutto, nell’ultimo anno, non ho praticamente partecipato all’attività politica, mentre il recente superlavoro giornalistico (assolutamente non preventivato al momento della mia andata in pensione), è stato tutto merito dell’inatteso e incessante contributo dell’Amministrazione Mauri;

4) Non mi ritrovo nella ricostruzione degli eventi preelettorali del 2007 e del 2010; in entrambe le occasioni  l’obiettivo era di non far vincere la destra.

Nel 2007 l’Udeur non era riuscito a far passare il nome di Mauri nella coalizione di centrosinistra, dove tutti erano contro tutti; per cui quest’ultimo mi disse di essere disponibile a voler discutere su una terna Ds, con preferenza per il sottoscritto; il Direttivo decise che era un bluff, non volle neppure verificare la notizia (dopo le elezioni, il Seg. Prov. Udeur  ci tenne a confermarmi che ne aveva informato anche il Seg. Prov. Ds) e approvò con il mio voto ( perché avrei dovuto votargli contro?)  la designazione di Franco Bonaventura, la quale non fu accettata dalla Margherita che, invece, poi, concordò su quella di Giovanni Padovano, nostro tenace oppositore per circa 8 anni A quel punto l’unico modo per evitare il successo della destra era appoggiare Mauri, anche uscendo dal partito, e sperare in una vittoria al primo turno, ottenuta, poi, solo dalle liste.

Nel 2010 mi sembra che noi eravamo d’accordo, per le stesse motivazioni, ad appoggiare Mauri al primo turno; altri dirigenti, molto autorevoli (gli ex Sindaci Giuseppe La Mura e Bartolo D’Antonio) misero un inamovibile veto su un eventuale accordo con Mauri e mi chiesero la disponibilità ( non concessa) a candidarmi o, in subordine, di proporre un nome nuovo, valido ed affidabile che, poi, fu accettato dal direttivo e vinse pure le primarie. Come si vede, quindi, non imposi alcunché; a quel punto, per coerenza, ritenni giusto candidarmi, anche se poi, per motivi di lavoro, non feci praticamente campagna elettorale. Nonostante ciò ottenni 167 voti e , qui, il Sig. Esposito fa l’ennesimo errore, sostenendo che erano la metà di quelli (197) della tornata precedente; come pure mi sembra palesemente errata la sua originale teoria per cui io, pur essendo stato per anni in minoranza, sarei, inspiegabilmente, il maggiore responsabile di tutti i guai, più o meno recenti, del Partito;

5) Non ho difficoltà a dimettermi da membro, a titolo gratuito, del Consiglio Tributario ( si chiama così) se la Segretaria o il capogruppo me lo chiederanno; non mi sono proposto né l’avrei potuto fare, sapendo bene che era un organismo privo di una adeguata ed attuale normativa di riferimento e che, difatti, dopo otto mesi, non si è mai riunito. Chi mi ha proposto l’ha fatto solo perché sapeva della mia lunga esperienza di funzionario del Ministero delle Finanze e della mia attuale collaborazione professionale( volontaria), su tale specifico tema, con l’ ANCI Campania;

6) Non c’è cosa peggiore, per chi, come me, con tanto studio e tanti sacrifici, si è fatto da solo, essere accusato di aver avuto promozioni grazie al Partito. Lasciando da parte lauree, abilitazioni, titoli, incarichi vari ed i tre concorsi vinti lontano da Angri, vorrei solo informare il Sig. Esposito che sono diventato Dirigente  al Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica nel lontano 1995, per cui non c’è da meravigliarsi se nel 2007 (su suggerimento di ex colleghi romani e dopo una serie di incontri valutativi) fui il Dirigente scelto per l’incarico di Coordinatore dell’Area Piani e Programmi della Regione Campania nonché di Responsabile del Fondo Sociale Europeo;

7) Quanto alla mia spietata guerra ai giovani, potrei segnalare tanti, tanti episodi che dimostrano il contrario. Mi piace solo ricordare che l’Associazione Ulisse ( Fusco/ Panariello) è stata gratuitamente ospitata per anni nella sede di ANGRI’80, nonché un fatto che mi è tornato alla mente proprio ora, mentre sto scrivendo: siamo nel 1999, pochi giorni dopo le elezioni, Emilio Testa non vuole fare l’Assessore perché teme di essere successivamente dimissionato dal Sindaco Postiglione; viene da me un giovane, primo dei non eletti nella lista civica di Testa, e, successivamente, viene anche un suo stretto familiare, a chiedermi di convincere Emilio ad accettare la nomina. Dopo vari tentativi ci riesco, ma solo dopo avergli garantito piena solidarietà e le mie contestuali dimissioni, in caso di incidenti di percorso;

8) Infine, debbo fare i miei sinceri complimenti al Sig. Esposito: molto brillante ed efficace il richiamo a Topo Gigio, Puffi e l’originale gioco di parole di CortoAnimati; solo che per togliersi questo sfizio fa finta di non aver capito che non ho in merito complessi ( sia perché il difetto fisico, a differenza di altri difetti, è addebitabile alla natura non all’uomo, sia perché ho prestato regolare  servizio militare, dopo essere stato dichiarato idoneo e senza difetti alla visita di leva) e dimentica che gli avevo già segnalato quanto fosse fuori luogo per un dirigente del PD sfottere giocando sulla diversità fisica. Purtroppo, il sig. Esposito ricasca nell’errore, non rendendosi conto di quanto sia stridente e contraddittorio giocare con i Cortoanimati poche righe dopo aver detto di “non riuscire a non soffrire davanti al calvario di un disabile”; dal punto di vista teorico, infatti, non c’è alcuna differenza tra l’offendere il diversamente alto o il diversamente abile!   O no ?

 Grato dello spazio concessomi

Luigi D’Antuono        

Parole Chiave: news, partito democratico, politica, dibattito, avanteatro, luigi d'antuono senior, gianluigi d'antuono, associazioni, angri 80

Pubblicato il 30 Luglio 2011 da La Redazione


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