Patto di stabilità: la Provincia di Salerno blocca tutti i pagamenti, seguita a ruota dai Comuni
Se Sparta piange, Atene non… ride. Potrebbe essere sintetizzata così l’attuale situazione finanziaria di tutti gli Enti Locali della Regione Campania, Napoli in testa, seguita dalle Province e dalla quasi totalità dei Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti.
Vediamo di capirci qualcosa in più, facendo degli esempi:
La Provincia di Salerno, il cui assessore al Bilancio è l’angrese Antonio Squillante (Pdl) con delibera di Giunta n.290 del 30.9.2011 ha bloccato tutti pagamenti a partire dal 1 ottobre fino alla fine dell’anno 2011. L’Ente provinciale, presieduto dal Presidente Edmondo Cirielli deve recuperare, secondo il provvedimento, la considerevole cifra di 9 milioni di euro per non sforare il Patto di Stabilità che porterebbe pesanti conseguenze sulla gestione contabile e amministrativa dell’Ente stesso. Ecco il link della delibera e la relazione che la accompagna:
http://albopretorio.provincia.salerno.it/storico.aspx
Anche il Comune di Salerno, “ rischia di sforare il patto di stabilità a causa -secondo il Sindaco Vincenzo De Luca (centrosinistra) - dei tagli imposti dal Governo nazionale e dalla Regione Campania che non ha pagato 8 milioni di euro per lavori pubblici eseguiti, come Piazza della Libertà e 12 milioni di euro per lavori alla rete fognaria, impianti sportivi, e impianto di compostaggio.
La stessa Regione Campania, già a giugno di quest’anno ha di fatto bloccato gran parte dei pagamenti ai propri fornitori o alle ditte esecutrici di lavori pubblici fissando un tetto alla spesa fino al 31 dicembre 2011 (3 miliardi di euro)
Stesso discorso per quasi tutti i Comuni del Salernitano (tra cui Angri) i cui organi finanziari sono alle prese in questi giorni con i controlli sui ristretti parametri fissati dalle norme, per evitare lo sforamento del Patto di Stabilità, termine usato impropriamente e con enfasi da alcuni che lo confondono con il dissesto finanziario che è ben altra cosa. Tanto è vero che alcuni Comuni virtuosi, soprattutto al Nord, con attivi di bilancio e di cassa, sono costretti a non poter spendere i propri soldi proprio per non sforare il patto di stabilità e non incorrere nelle sanzioni previste.
E così gli enti locali, o la gran parte di essi, a partire dal mese di ottobre di ogni anno, adottano l’unico sistema in grado di assicurare, se ci riescono, il mantenimento dei parametri (flussi di cassa, competenza e investimenti) stabiliti dalle leggi finanziarie, cioè quello di bloccare tutte le spese (tranne gli stipendi ai dipendenti), rimandandole all’anno successivo.
Un cane che si morde la coda, considerato che quei pagamenti “traslati” incideranno sul patto di stabilità dell’anno successivo.
Amedeo Santaniello
Parole Chiave: news, patto di srabilità, provincia di salerno
Pubblicato il 29 Ottobre 2011 da La Redazione
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