Pulizia rio Sguazzatorio, in atto lo “scaricabarile”
La Regione risponde al Sindaco di Angri: “abbiamo sollecitato gli enti competenti”. D’Auria: “risposta evasiva”
Angri. La questione del rio sguazzatorio che ad ogni pioggia insistente esonda ed allaga strade, abitazioni e raccolti, diventa un vero e proprio "scaricabarile" tra gli enti sovracomunali che dovrebbero vigilare e provvedere alla sua manutenzione.
Come si ricorderà, il Sindaco di Angri Pasquale Mauri ha più volte lanciato l'allarme per il pericolo alla pubblica incolumità, in caso di piogge abbondanti, per il rilevante ingombro di rifiuti che ostruisce il regolare deflusso e per l'innalzamento del livello delle acque causato dal mancato dragaggio del canale.
L’ultima denuncia, in ordine di tempo, è del 17 ottobre scorso ed è stata inviata ai vari Enti competenti per i lavori. A distanza di più di un mese arriva la risposta del dott. Michele Palmieri, direttore generale per l’Ambiente della Regione Campania. Il funzionario regionale, nella sua missiva, mette le mani avanti e dopo aver fatto la cronistoria del problema, sollecita di nuovo i vari Enti preposti (Protezione Civile, Genio Civile, Arcadis, Provincia di Salerno, Consorzio di Bonifica di Nocera Inferiore, etc…) a “provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali ricettori, declinando ogni responsabilità in ordine ai pregiudizi che, in mancanza dei necessari interventi, ne possono derivare”.
Una risposta insoddisfacente per il consigliere comunale Mimmo D’Auria, delegato del Sindaco di Angri per la questione. “Finalmente è arrivata la risposta - commenta D’Auria- alla nota di denuncia del Sindaco del pericolo rappresentato dal Rio Sguazzatoio, canale che già nel Novembre del 2010 esondò allagando la periferia angrese costringendo il Sindaco ad emettere ordinanze di evacuazione a circa 20 famiglie in pericolo di vita. Ebbene ad oggi quel canale rappresenta ancora un pericolo costante e ad ogni temporale esonda inevitabilmente per il mancato dragaggio oltre che della regolare manutenzione. Per tutta risposta dal responsabile regionale per l'Ambiente e Protezione Civile arriva una non risposta, semplicemente un invito a provvedere per le proprie competenze a circa 9 enti con la conseguenza che nulla cambierà ed il canale continuerà ad esondare ad ogni pioggia. Non ci resta che pregare- conclude amaramente D’Auria- affinché non arrivino le cosiddette "bombe d'acqua" che caratterizzano la stagione delle piogge degli ultimi anni perché altrimenti nessuno potrà poi evitare un'altra Genova o peggio.”
Parole Chiave: news, ambiente, rio sguazzatorio, mimmo d'auria
Pubblicato il 26 Novembre 2014 da La Redazione
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