Salvataggio Cstp, ok da Angri

Al termine di una discussione sull’attuale situazione economica finanziaria del Cstp e sulle iniziative per salvarla dal fallimento, il consiglio comunale di Angri ha votato all’unanimità il ripiano delle perdite e la ricostituzione del capitale sociale, naturalmente in proporzione alle quote detenute. 

Il Comune di Angri si è impegnato quindi a versare nelle casse del Cstp la somma complessiva di circa 112mila euro, di cui 33mila per il ripiano delle perdite e 79mila per la ricostituzione del capitale, pari al 2,71 per cento, che è la quota che detiene l’Ente di Piazza Crocifisso.

Ad introdurre l’argomento, con una relazione dettagliata sul conto economico, sul piano industriale e sulle iniziative messe in campo finora dal Collegio dei liquidatori e dai sindacati per fare uscire l’azienda dallo stato di liquidazione,  è stato il consigliere comunale di maggioranza Domenico D’Auria, delegato del Sindaco in seno al Consorzio e dipendente dello stesso. Una relazione che non ha mancato di toccare anche il tema della responsabilità politica della gestione, soprattutto degli ultimi anni,  e  dei tagli nazionali, regionali e provinciali al trasporto pubblico , che hanno portato il Cstp sull’orlo del fallimento. 

Sulla relazione di D’Auria si è sviluppato un dibattito teso a chiarire anche alcuni aspetti tecnici del deliberato proposto dalla maggioranza, con gli interventi dei consiglieri comunali Francesco D’Antuono (indip.) Alfonso Scoppa (Udc)  e Cosimo Ferraioli (Pd-centrosinistra).

Il Sindaco Pasquale Mauri ha invece richiamato l’attenzione dell’assise sulle finalità sociali del servizio di trasporto pubblico svolto dal Cstp; finalità che vanno al di là delle entrate e delle uscite contabili. “Ad Angri, come nell’agro e nell’intera provincia di Salerno- ha detto Mauri, vi sono centinaia di studenti, lavoratori, pendolari, che ogni giorno attendono alle fermate gli autobus del Cstp per recarsi a scuola, all’università e al lavoro e che non hanno altre possibilità economiche per spostarsi da un luogo all’altro. E soprattutto per queste persone, oltre che per i dipendenti e le loro famiglie, che abbiamo il dovere di fare la nostra parte per salvare il Cstp”.

Come si è detto, la delibera è stata approvata all’unanimità.