Angri ha dato l’ultimo saluto al suo Alessandro

Grande commozione e dolore ai funerali di Alessandro De Vivo, il ragazzino di 13 anni deceduto domenica sera in via Casa Pagano, alla periferia di Angri, a seguito del terribile impatto dello scooter che guidava contro un palo della pubblica illuminazione.

La Chiesa di Santa Maria Delle Grazie, dove il ragazzo angrese aveva fatto la prima comunione ha accolto, stracolma di gente, il feretro bianco, trasportato a spalla dai compagni del gruppo scout di Angri e accompagnato da centinaia di persone accorse da tutta la città per testimoniare lo sconforto di un’intera collettività. 

Alessandro aveva mille interessi e, nonostante la giovane età, era conosciuto da tutti. E tutti hanno voluto essere presenti all’ultimo commiato. Tra essi, i compagni e i professori  del Liceo Scientifico Don Carlo La Mura (Alessandro frequentava la I C) e quelli della Scuola Media Opromolla che aveva da poco lasciato, i dirigenti dell’Us Angri, gli amici della scuola calcio Csi Angri 1983, amici e familiari dei  genitori ma anche tanti cittadini comuni accorsi per esprimere la vicinanza alla famiglia e per salutare per l’ultima volta un ragazzo che non meritava di finire in quel modo la sua giovane esistenza.

Straziati e affranti dal dolore la mamma Immacolata, il papà Gerardo e il fratello Pietro di poco più grande di Alessandro, i nonni paterni e materni, e tutti gli altri familiari. Un dolore senza confini, per una morte inspiegabile che al momento non ha ancora una sua dinamica precisa. 

Alessandro aveva preso lo scooter intestato al padre e aveva fatto salire la cuginetta di 7 anni, indossato i caschi, per fare un giretto attorno alla propria abitazione, in una strada di campagna peraltro poco trafficata. A pochi metri dalla sua abitazione, Alessandro ha perso il controllo del mezzo sbattendo contro il palo della luce. Che cosa è successo ad Alessandro, perchè ha sbandato, c’era qualcun’altro che ha transitato in quel momento? Dubbi ed incertezze sulla dinamica dell’incidente che solo un’accurata indagine dei Carabinieri di Angri, cui è affidata l’inchiesta, potrà far luce.