Scuole angresi, facciamo un po’ di chiarezza
Cosa dice la legge n.111 del 15/7/2011 e le sue conseguenze sull'attività scolastica
Com’era prevedibile, la recente legge Gelmini (n.111 del 15/7/2011) ha mandato in tilt tutte le istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado di tutt’ italia, comprese naturalmente quelle di Angri.
Al fine di aggiornare i nostri lettori su quanto sta accadendo, è opportuno riprendere il testo esatto della normativa (art.9 comma 4 e 5) che , dal momento della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è diventata legge dello Stato e quindi obbligatoria per tutti.
Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria
Articolo 9 comma 4 e 5
4. Per garantire un processo di continuita’ didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall’anno scolastico 2011-2012 la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di I grado; gli istituti comprensivi per acquisire l’autonomia devono essere costituiti con almeno 1.000 alunni…
5. Alle istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unita’, …..non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato. Le stesse sono conferite in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni scolastiche autonome.
Una volta tanto la normativa, condivisibile o meno, è stata chiarissima: dall’anno scolastico 2011/2012 (quest’anno scolastico appena iniziato) non esisteranno più le scuole d’infanzia, le scuole primarie e le scuole secondarie di primo grado( le ex scuole medie) ma le stesse dovranno essere accorpate, dal punto di vista amministrativo, in un unico istituto detto “comprensivo” con il seguente obbligatorio requisito: almeno 1000 alunni per ogni istituto comprensivo (non plesso scolastico).
Da qui le dolenti note, perché non si tratta solo di effettuare degli accorpamenti di scuole (come prevedeva la proposta dell’ex assessore Barba che fu poi ritirata dall’Amministrazione Comunale) ma si tratta di creare ex novo “istituti comprensivi” che abbiano ognuno tante classi dell’infanzia, tante classi primarie e tante classi secondarie di primo grado che superino,complessivamente, i 1000 alunni.
Un lavoro difficilissimo per l'Amministrazione Comunale che deve contemperare precise disposizioni di legge, interessi di dirigenti e operatori scolastici che rischiano il trasferimento, interessi dei cittadini che potrebbero risentire di eventuali spostamenti di classi (e quindi dei propri figli) da un istituto all’altro del territorio, ed esigenze di efficienza e risparmio economico per l’Ente Comune costretto a rincorrere l’applicazione della legge ad anno scolastico già iniziato.
Amedeo Santaniello
Parole Chiave: news, scuola, amministrazione comunale, legge gelmini
Pubblicato il 08 Ottobre 2011 da La Redazione
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