Alfano: “Squillante e Cirielli sono contro la città di Angri”

Riceviamo e pubblichiamo:
Certi fatti non andrebbero dimenticati. Gli Angresi hanno tributato 12.600 voti al Presidente della Provincia, l’on.le Cirielli. Nemmeno Andria ne ebbe così tanti.
Di questi ben 7.100 sono il contributo di chi oggi in amministrazione comunale non sta con Antonio Squillante, il potente assessore alle finanze della Provincia, che con certezza ha dato il suo solo voto personale a Cirielli.
Eppure, nonostante questa evidenza così chiara, l’assessore Squillante si comporta come se non fosse di Angri.
Non fa una piega quando dal bilancio della provincia scompare l’impegno di 1.400.000 euro per la ricostruzione del ponte di via Fontana (il vecchio ponte del tram).
Eppure la provincia ha firmato un accordo con la Regione ed il comune di Angri: un accordo che prevede un impegno finanziario della stessa cifra sia del Comune che della Provincia.
Si fa beffe, in pubblico, della delibera del consiglio provinciale che stanzia 400.000 euro per il completamento della bretella interna Angri-Corbara. Farà in modo da non spendere mai quei soldi!
Sulla emergenza rifiuti si affretta a cercare i motivi che sostengono la scelta., tutta politica, di penalizzare il comune di Angri e, solo dopo che, forse, qualcuno dei suoi gli fa notare che qualcosa per Angri la deve pur fare, scrive una lettera di raccomandazione alla ECOAMBIENTE.
Tutto questo dà la misura dello spessore politico del nostro assessore: quella di un foglio di carta.
Il solo obbiettivo politico che persegue non è il bene della comunità di appartenenza, ma l’abbattimento, a qualunque costo, del nemico politico. Così fece con Mazzola, così cerca di fare con Mauri. Allo stesso modo il suo mentore, Cirielli, ha imposto l’immediato defenestramento di Torquato a Nocera Inferiore. È sempre la stessa logica: abbatti il nemico, a qualunque costo.
Nessun ritegno a passare sulle sofferenze dei suoi stessi concittadini. Invece di accettare la sfida a chi riesce a fare di più per la propria città, preferisce la comoda via dell’impedire, avendone il potere, all’altro (Mauri) di fare quello che potrebbe.
Se tanti accusano e rimproverano al Sindaco Mauri la sua irruente ed irrituale prosa, a me fa più paura la pacata, ma fredda determinazione di chi persegue il suo personale obbiettivo. Di risoluti cinici, dai modi signorili e pacati, ne son piene le pagine di storia.

R. Alfano
Segretario cittadino UDC.