Angri, Cosimo Ferraioli lancia l’appello per un “Comitato di salute pubblica”

Inizia da facebook la campagna elettorale per le elezioni amministrative, previste per la primavera prossima ad Angri. 

Dopo il duro attacco di Avanguardia al consigliere Lina Recussi e la risposta immediata di Gina Fusco, dirigente di rilievo del Pd angrese, sempre su fb arriva oggi la risposta di Cosimo Ferraioli, candidato sindaco nel 2010 e capogruppo consiliare durante questa consiliatura. 

 Ferraioli, nel contestare l’operato dell’Amministrazione Mauri e l’acquiescenza o “consociativismo strisciante” a suo dire, del Pd angrese, lancia un appello alle forze migliori ed intellettualmente oneste presenti tra i dirigenti e iscritti del Partito Democratico, per costituire un Comitato di Liberazione Angrese o Comitato di salute pubblica “per voltare pagina”. 

Scrive Ferraioli: Angri è in emergenza democratica ed è oggettivo che la nostra comunità stia attraversando uno dei periodi più bui della sua storia: un’Amministrazione che è più vicina alla satrapia che alla democrazia, un sistema di potere fondato sull’illegalità diffusa e permanente, sulla gestione personalistica della cosa pubblica, sul familismo, sul clientelismo, sull’ingerenza degli organi politici nell’attività burocratica, sul mancato rispetto dei regolamenti e su procedure amministrative talmente “brillanti” da far invidia a quelle della Repubblica delle banane, sulle deliberazioni ad personam,. Il tutto elevato ad arte di governo, da cui i cittadini saranno indotti a comportarsi allo stesso modo, senza alcun rispetto della legge: un tumore da estirpare, pertanto, con tutte le forze che questa città può mettere in campo, senza pregiudiziali ideologiche, con l’obiettivo di estirpare la “mala pianta”, ripristinare il rispetto e le regole della democrazia legalitaria, far venir fuori la vera situazione contabile economica del nostro Comune e risanarne i conti, recuperare un corretto e serio rapporto con tutti gli organi e gli organismi sovracomunali, designare a tutti i livelli rappresentanti del nostro Comune che abbiano titoli e oggettive competenze, utilizzare le risorse disponibili prioritariamente per investire nella scuola e in servizi alle fasce deboli della popolazione.

Rispetto a questa situazione c’è stato chi, come me, si è opposto, e si oppone ancora, con tutte le sue forze al sistema mauriano e chi, come i “dirigenti” del PD di Angri, ha fatto solo finta di opporsi, tant’è vero che, poi, per chiarire bene da che parte stavano (e acquisire crediti a futura memoria) hanno cominciato a sconfessarmi in continuazione, per poi addirittura negarmi, per “eccesso di opposizione”, la tessera di un Partito che ha nei suoi elementi fondanti e nel suo DNA la diversità delle provenienze ideologiche e la pluralità delle opinioni. A dimostrazione della loro malafede, tutti hanno potuto verificare che la banca Mauri ha correttamente pagato, nel tempo, i suoi debiti con lauti incarichi e contributi vari nonché con l’assegnazione di una quota di scrutatori a giovani “bisognosi”, iscritti o simpatizzanti del Pd.

Il guaio è che questi anni di non politica e di consociativismo strisciante hanno determinato l’isolamento del Pd (tranne che con Mauri) e l’assoluta perdita di credibilità dei suoi “dirigenti”. Tanto è vero che per trovare una via d’uscita ora sono alla ricerca di qualche coniglio da estrarre dal cilindro, fingendo di non sapere che anche il migliore dei conigli non potrà mai recuperare l’inerzia, gli errori e il deficit di credibilità accumulato in questi anni.

E’ allora naturale lanciare un appello alle forze migliori e intellettualmente oneste presenti tra i dirigenti e iscritti del Partito democratico, affinché partecipino a quello che mi piace chiamare “Comitato di Liberazione Angrese” o, se si preferisce, “Comitato di salute pubblica”, per voltare pagina e ripartire seriamente nell’interesse di Angri.