Tutela dell’ambiente, occorre la mobilitazione di tutti
Senza la partecipazione attiva dei cittadini il problema dei rifiuti non si risolve
Ha fatto scalpore ad Angri Il ritrovamento in via Campia, in un luogo periferico ma certamente non lontano da abitazioni, di carcasse di grossi animali in putrefazione, lastre di eternit e rifiuti di ogni specie compreso pezzi meccanici di motori e segni inequivocabili di una frequentazione non occasionale dei luoghi da parte di numerose persone.
Com’è possibile, ci si è chiesto, che si sia potuta formare una discarica a cielo aperto, giorno dopo giorno, carcassa dopo carcassa, senza che nessuno del posto si sia mai opposto o senza che almeno ne venissero informati gli organismi preposti alla tutela della salute pubblica (Comune, Vigili, Asl, etc...) se si esclude la segnalazione, a discarica già ormai formatasi, giunta alle guardie ambientali di Angri, da parte di un cittadino preoccupato?
E lo stesso dicasi per altre zone del territorio angrese, soprattutto in periferia, dove la tolleranza, l’acquiescenza e l’indifferenza regnano sovrane rispetto a comportamenti di inciviltà e abuso del territorio.
Cosa fare rispetto ad un fenomeno che è evidente e sotto gli occhi di tutti? Molti hanno la soluzione facile. Si va dalle proposte di pattugliamento notturno all’installazione generalizzata di impianti di video sorveglianza su tutto il territorio comunale. Proposte a volta strumentali, che non hanno alcuna possibilità, tranne che per poche aree delimitate, di essere attuate stante la vastità del territorio e la quantità di risorse economiche che dovrebbero essere impiegate (e che non ci sono).
E allora? Naturalmente neanche io ho la soluzione magica per impedire che continui la devastazione del nostro territorio.
So per certo invece che senza una reale presa di coscienza civica e conseguente mobilitazione sia delle istituzioni, dei partiti (di maggioranza ed opposizione), delle associazioni, delle scuole, con il coinvolgimento di alunni, famiglie ed insegnanti, insomma dell’intera cittadinanza qualsiasi tentativo di porre un freno a questa inciviltà dilagante non potrà sortire alcun effetto positivo.
Nei primi mesi dell’Amministrazione Mauri, sull’onda dell’entusiasmo elettorale, vi furono lodevoli iniziative da parte di assessori e consiglieri comunali nelle scuole e finanche nelle chiese, durante le celebrazioni religiose, per cercare di sensibilizzare i fedeli alla raccolta differenziata e alla tutela dell’ambiente. Un’iniziativa che raccolse consensi ma anche qualche interessato commento ironico che indusse i giovani amministratori a non continuare nell’opera di sensibilizzazione diretta dei cittadini.
Invece quella era, ed è tutt’ora, assieme ai necessari provvedimenti di prevenzione e repressione, la strada maestra per cercare, se non di risolvere il problema, almeno di contenerlo.
Amedeo Santaniello
Parole Chiave: news, politica, parrocchie, raccolta differenziata, ambiente
Pubblicato il 26 Agosto 2013 da La Redazione
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